I turisti sì, sono i benvenuti. Anzi, più ne vengono e meglio è. Ma gli italiani rimasti bloccati all'estero no. Se ne facciano una ragione. Luigi Di Maio parte due. Il palcoscenico è quello di Montecitorio, cinque giorni fa. Alla Camera è in corso il question time. "Abbiamo più di cinque milioni di italiani iscritti all’Aire, agevolare il rientro di questi connazionali in questa fase aprirebbe il rischio di un contagio di ritorno che potrebbe vanificare gli sforzi della collettività e del nostro sistema sanitario nazionale" sbotta il ministro degli Esteri rispondendo all'interrogazione sullo scarso utilizzo da parte del Governo del cosiddetto meccanismo europeo di protezione civile ai fini dei voli per il rimpatrio dei connazionali.

E veniamo a ieri. L'attore protagonista è di nuovo lui: l'ex vicepremier. Cambia però la scena. Non più il Parlamento ma un vertice sui flussi turistici con alcuni partner europei. "Dal 3 giugno l'Italia ripartirà a 360 gradi. Ci si potrà muovere tra regioni e siamo pronti ad accogliere in sicurezza cittadini europei che vogliono passare le loro ferie in Italia. Le nostre strutture sono pronte, preparate e all'avanguardia" dice il ministro rivolgendosi agli omologhi di alcuni Paesi del Vecchio Continente tra i quali Germania e Austria. "E' inammissibile che ci siano black list tra Paesi Ue. Se non cambiamo direzione, ci saranno serie ricadute economiche sul comparto turistico. Di tutti, non solo dell'Italia" specifica ancora Di Maio.

Insomma: cinque giorni fa il titolare della Farnesina diceva che gli italiani rimasti bloccati all'estero non potevano rientrare a casa perché avrebbero potuto riportare il contagio. Ma questo non vale per i turisti stranieri? Per fortuna c'è chi come il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas non le ha certo mandate a dire, ricordando al suo parigrado italiano che sull'ipotesi di riaprire a Spagna e Italia sul flusso turistico "bisognerà ancora parlare". Un altolà su tutta la linea. Cui si è aggiunto lo schiaffo del deputato Simone Billi, unico eletto per la Lega Salvini Premier nella circoscrizione Europa. L'esponente del Carroccio ha infatti informato che "gli italiani residenti all'estero, potranno visitare le famiglie e fare le vacanze in Italia dal 3 giugno senza dover fare la quarantena obbligatoria di 14 giorni". "Il governo - ha rivendicato Billi - ha ceduto alle nostre pressioni. Noto come la voce di Di Maio non conti niente nella compagine di governo, i Cinque stelle siano allo sbando e come non siano interessati a difendere le istanze degli italiani all'estero".

Stefano Ghionni