La Repubblica Dominicana fa parte delle maggiori destinazioni mondiali dell'emigrazione italiana di tutti i tempi. I primi arrivi risalgono agli inizi del secolo XIX, quando ancora non esisteva né la Repubblica Dominicana né il Regno d’Italia: soldati al seguito dell’esercito napoleonico guidato dal generale Le Clerc e famiglie genovesi esperte nell’armatura di golette furono i primi italiani a trasferirsi nell’isola. Verso la seconda metà dello stesso secolo, quando i due stati già esistevano, arrivarono in gran numero italiani provenienti dalla provincia di Cosenza e in particolare dal comune di Santa Domenica Talao. Nel secolo XX agli inizi e nella prima metà giunsero altri italiani che si stabilirono nella Repubblica Dominicana. Attualmente nella panoramica dei cognomi locali una cinquantina sono italiani. wLo scrittore oriundo italiano Marcio Véloz Maggiolo ha stimato in 300.000 i discendenti di italiani nella Rep. Dominicana. Tra questi si annoverano tra gli altri presidenti della repubblica, politici, scrittori, commercianti, stilisti, attori, cantanti e sacerdoti. Gli italiani hanno contribuito e contribuiscono allo sviluppo della nazione caraibica alla quale l’Italia è sempre stata legata da un forte rapporto di amicizia.

NUMERO DI ISCRITTI AIRE Risultano iscritti all’Anagrafe Italiana Residenti Estero (AIRE) dell’Ambasciata Italiana di Santo Domingo al 1/1/2019 10.605 italiani. Nel Centro America la nostra comunità per numero ufficiale di residenti è seconda solo al Panama che conta 11.361. Gli iscritti sono in maggioranza oriundi, discendenti da nonni e bisnonni italiani. Gli italiani nativi sono in gran parte pensionati, circa 2.000. Ci vivono in pianta stabile altri 40.000 connazionali, come risulta dalle intestazioni di immobili nei registri catastali. Sono quasi tutti pensionati che trascorrono buona parte dell’anno, soprattutto il periodo invernale, nel paese e che non si iscrivono all’AIRE per non perdere i benefici dell’assistenza sanitaria in Italia.

PRESENZA ITALIANA ATTUALE Molti dei membri della comunità italiana svolgono ruoli di grande importanza per l'economia del paese in quasi tutti i settori. Le seguenti sono alcune delle imprese create da italiani e/o dai loro discendenti e che attualmente sono di grande importanza per l'economia del paese: Grupo Bona Azienda di proprietà dei Bonarelli, una famiglia con una lunga tradizione gastronomica nel paese. Sono parte dell'azienda le succursali Pizzarelli, 3 Mariachis, Paninoteca y Mustard’s, tutte catene di ristoranti specializzati nella cucina italiana, messicana e/o americana. Gruppo Vicini Di proprietà della famiglia che porta lo stesso cognome. È uno dei gruppi societari più importanti del paese. Ha interessi in diversi settori come l'industria agricola, le finanze, il turismo, l'energia, i beni immobili, le comunicazioni, ecc. Grupo Pellerano Nadal Azienda di grande importanza nel settore automobilistico dominicano. Fanno parte del gruppo Autogermánica, Autobritánica e Autogermana sono le distributrici esclusive dei marchi BMW, LandRover, Rover, MG e Mini sia nella Repubblica Dominicana che in Porto Rico. Grupo Omnimedia Proprietà dei Pellerano, è una delle principali imprese di comunicazione del paese. I suoi prodotti mediatici includono Diario Libre, Diario Libre Metro, Plaza Libre e Plaza Libre Norte nel segmento stampa; Mujer Única, Habitat, Estilos, Novias, La Casa y Única a tus 15 nel segmento riviste; diariolibre.com y plazalibre.com in Internet; OnTV, Diario Libre a.m., Informativos Diario Libre, y comerciales por Telecable in televisione Grupo Puntacana Impresa della quale i Rainieri sono soci fondatori, è tra le più importanti, ammirate e riconosciute del settore turistico dominicano. Oltre al fatto che ha avuto un ruolo pionieristico nello sviluppo del rinomato polo turistico di Punta Cana. Fanno parte del gruppo Puntacana Resort & Club, Tortuga Bay, Aeropuerto Internacional de Punta Cana, e la Fundación Ecológica de Puntacana. Grupo Mercasid Uno dei conglomerati agroindustriali più grandi e importanti della Repubblica Dominicana. I Bonetti sono soci molto importanti dello stesso. Cítricos Tropicales, Agua Crystal, Flordom, Agrocítricos, Induspalma Dominicana e Induveca sono società collegate al Mercasid. Sono anche i distributori esclusivi dei prodotti Kimberly-Clark, Kellogg’s, Clorox, Solae, Unilever, Pillsbury, Danone, Dos Pinos, Hershey’s, Carbonell y Häagen-Dazs. Grupo Ambar Impresa leader nel settore automobilistico dominicano, portoricano, venezuelano, di Saint Martin, Isole Vergini Britanniche e Isole Vergini Statunitensi. È di proprietà della famiglia Barletta. Nel mercato dominicano sono i distributori esclusivi dei marchi Chevrolet, Cadillac, Nissan, Suzuki, Yamaha e Blue Bird nel loro concessionario di Santo Domingo Motors. Menicucci Impresa appartenente alla famiglia con lo stesso nome, radicata a Santiago de los Caballeros e dedicata alla produzione e alla vendita di selci, mosaici, articoli di porcellana, sanitari, tegole, terrazzi, marmo e granito naturale. Domicem: uno dei principali produttori di cemento a livello nazionale controllato dalla Colacem S.p.A con una forte partecipazione della famiglia Vicini. Piccole e medie imprese italiane, chiusura della nostra ambasciata, coronavirus La maggioranza degli italiani nativi non pensionati gestisce piccole e medie imprese che operano nel commercio, nell’industria, nel settore immobiliare e nella gestione di attività gastronomiche e alberghiere. La comunità ha affrontato situazioni di grave disagio a partire dal 2015 e fino alla seconda metà del 2019 a seguito della chiusura della nostra ambasciata per oltre 2 anni, dal 2015 al 2017, e delle difficoltà di smaltire il gran numero di arretrati soprattutto nell’erogazione dei passaporti in una logistica inadeguata e con una dotazione di personale insufficiente. Ora si è tutto normalizzato ormai da diversi mesi, gli uffici dell’ambasciata sono stati trasferiti in locali nuovi e modernamente attrezzati e sono state eseguite nuove assunzioni di personale. Le misure restrittive a seguito della pandemia da coronavirus sta comportando la paralisi quasi totale dell’attività economica del paese il che compromette seriamente l’attività degli imprenditori italiani. Il numero di decessi attribuiti alla pandemia è attualmente di 488 con 16.531 contagiati dopo circa 90 giorni dalla rilevazione del primo caso e di 72 giorni dall’entrata in vigore delle misure di confinamento e di coprifuoco. A molti connazionali l’estensione indefinita delle misure restrittive non sembra giustificata.

di ARMANDO C. TAVANO