Data funesta, oggi, per l'Italia che ricorda la strage di Bologna, avvenuta quarant'anni fa, il 2 agosto del 1980, alle 10,25 del mattino, con l'esplosione di una bomba nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione ferroviaria del capoluogo emiliano, che provocò la morte di 85 persone (tra cui anche una bimba di 3 anni) ed il ferimento di oltre 200.

CASELLATI E CRIMI A BOLOGNA
Oggi, per commemorare quella immane tragedia, la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e il viceministro dell'Interno, Vito Crimi, saranno sul posto. Gli anarchici hanno annunciato un corteo fino alla stazione, mentre quello dei familiari delle vittime è stato cancellato in rispetto delle norme anti-Covid.

IL MESSAGGIO DI MATTARELLA
"In occasione del quarantesimo anniversario della strage della stazione, che provocò ottantacinque morti e oltre duecento feriti, desidero - a distanza di pochi giorni dalla mia visita a Bologna e dall'incontro nel luogo dell'attentato - riaffermare la vicinanza, la solidarietà e la partecipazione al dolore dei familiari delle vittime e alla città di Bologna, così gravemente colpiti dall'efferato e criminale gesto terroristico" ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella riaffermando, "al contempo, il dovere della memoria, l'esigenza di piena verità e giustizia e la necessità di una instancabile opera di difesa dei principi di libertà e democrazia".