È pronta la roadmap che nel prossimo decennio permetterà all'Europa di rivoluzionare l'assistenza sanitaria grazie alla medicina di precisione: sfruttando le più recenti scoperte scientifiche e le nuove tecnologie per lo studio delle singole cellule del corpo umano, permetterà di avere diagnosi sempre più precoci e cure personalizzate per tumori, malattie cardiovascolari, neurologiche, infiammatorie croniche e infettive, con importanti ricadute sulla salute delle persone e risparmi per il welfare.

Il piano, che ha già raccolto il sostegno di centinaia di medici, ricercatori, imprenditori e decisori politici, è presentato sulla rivista Nature dal consorzio Lifetime. Mini organi in provetta, intelligenza artificiale, tecniche di imaging a singola cellula: sono solo alcune delle novità su cui punta il consorzio, che riunisce più di cento istituzioni tra università e centri di ricerca oltre a 80 aziende, coordinati dal Centro di medicina molecolare Max Delbrueck di Berlino e l'Istituto Curie di Parigi.

Anche l'Italia partecipa con un nutrito gruppo guidato dall'Università Statale di Milano con Giuseppe Testa e Massimiliano Pagani, docenti di Biologia molecolare presso i dipartimenti di Oncologia ed Emato-Oncologia e di Biotecnologie mediche e Medicina traslazionale. Proprio Covid-19 potrà essere uno dei banchi di prova della nuova strategia europea delineata da Lifetime, come sottolinea Massimiliano Pagani, professore di biologia molecolare all'Università Statale di Milano e responsabile del Laboratorio di oncologia molecolare e immunologia dell'Ifom.

"Nel consorzio Lifetime ci sono molti gruppi di ricerca che stanno già indagando gli effetti di Covid sulle singole cellule degli organi per capire meglio i meccanismi della malattia e le opportunità terapeutiche: il nuovo coronavirus in un certo senso è un caso studio che potrà rivoluzionare il nostro modo di interpretare e affrontare nuove situazioni, come quelle che si potrebbero determinare in futuro con l'arrivo di nuove pandemie".