Il dibattito tra il Presidente Trump e lo sfidante democratico Biden del 15 ottobre è stato cancellato. Lo rendono noto gli organizzatori. Il dibattito avrebbe dovuto tenersi a Miami. Secondo i media statunitensi, l'annullamento è stato deciso dalla Commissione sui dibattiti presidenziali (indipendente), a causa del mancato accordo tra i due candidati sul format dell'evento. Allo stato un dibattito tra Trump e Biden è comunque programmato per il 22 ottobre a Nashville. Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump dice di sentirsi bene, ma non rivela l'esito del tampone Covid e ha affermato ieri a Fox News, in una intervista registrata, "di non prendere medicine da otto ore". Trump ribadisce di voler rifiutare il dibattito 'virtuale' con Biden: "I dibattiti si fanno in presenza". Sulla sua permanenza in ospedale, Trump afferma di essersi sentito subito meglio dopo le cure e di avere lasciato l'ospedale anzitempo, nonostante i medici avrebbero preferito qualche altro giorno di osservazione. Il Presidente Usa incontrera' i suoi sostenitori alla Casa Bianca oggi e lunedi' sara' in Florida. Prosegue intanto la campagna elettorale dello sfidante democratico, Joe Biden. "I 'latinos' sono il futuro del Paese" afferma Biden, in un suo discorso alla comunità ispanica di Las Vegas. Gli ispanici sono quasi il 20% della popolazione statunitense. Biden ha ricordato che le comunità ispaniche e afroamericane sono le più colpite dall'epidemia Covid. Complessivamente 213.570 americani sono morti per il coronavirus. In una intervista al 'Guy Benson Show' il Segretario di Stato Mike Pompeo attacca Iran e Cina: "Gli iraniani hanno ora molti meno soldi. Loro dicono che sono decine e decine di miliardi di dollari in meno. Noi pensiamo che siano molti di più. Oggi i leader iraniani non possono rubare soldi per loro stessi e soprattutto non possono minacciare gli Usa". Per Pompeo è "una falsa premessa" quella di chi pensa che non si possa avere la pace in Medio Oriente se non si risolve la questione israelo-palestinese. Sulla Cina Pompeo dice che "l'amministrazione precedente ha piegato le ginocchia e troppo spesso ha permesso alla Cina di rubare le nostre proprietà intellettuali e i milioni di posti di lavoro che ne derivavano. Dobbiamo prendere sul serio la minaccia del segretario generale Xi Jinping e del Partito comunista cinese". In attesa del voto del 3 novembre, gli Stati Uniti devono intanto fronteggiare il decimo uragano di quest'anno. 'Delta' è arrivato sulle coste della Louisiana con venti di 155 chilometri orari.