Ius murmurandi è il diritto al mugugno. Noi esseri umani sembriamo avere un’assoluta necessità di brontolare e di protestare sottovoce per le condizioni che viviamo e le ingiustizie che dobbiamo sopportare, una necessità paragonabile a momenti a quella di respirare e di nutrirci. Il fatto è riconosciuto, più o meno esplicitamente, nelle Costituzioni di molti paesi di stampo liberal-democratico quando si parla della "libertà d’espressione". In qualche caso è apparso anche nei contratti di lavoro. Ai tempi della Repubblica di Genova c’erano due tipi d’ingaggio per i marinai, sanciti dalla Magistratura dei Conservatori del Mare, l’antico organismo preposto a tutte le attività concernenti la marineria. "Senza mugugno" la paga era più alta, con il diritto di mugugno si poteva invece brontolare, ma la diaria era più bassa. La maggior parte di quelli che s’imbarcavano preferiva guadagnare meno ma avere la possibilità di lamentarsi...La locuzione latina, tradotta letteralmente, significa "diritto di mormorare" (nel senso per l’appunto di "lamentarsi sommessamente"). Si contrappone al "diritto di parola" - la libertà di manifestare pubblicamente il proprio pensiero. Il mugugno invece garantisce la possibilità di esprimere almeno privatamente una critica (in genere contro il potere) quale residua libertà lasciata all'individuo. È disdicevole dirlo, ma quando accettiamo un impiego, nei fatti cediamo non solo il nostro tempo e fatica, ma anche - almeno entro limiti - parte del nostro diritto di critica e di dire ciò che vogliamo. Ci salva il mugugno e la modesta possibilità di brontolare davanti alla macchina del caffè. Però, con il lavoro da casa, come facciamo a sfogarci con i colleghi? Le frecciatine sui social non soddisfano il bisogno. Il mugugno è privato e sommesso, il "post" è pubblico, fatto per attirare la maggiore attenzione possibile. Eppure, molti studi hanno confermato l’importanza per la salute di poter sputare una goccia di veleno ogni tanto, di non tenere "tutto dentro".

Sopportare in silenzio fa male al cuore, probabilmente anche al fegato e certamente al buon umore.

JAMES HANSEN