Crisi o no? Il governo s’interroga sul prossimo futuro. Il secondo mandato di Giuseppe Conte corre sul filo del rasoio, soprattutto per via di alcune decisioni relative al Recovery Fund (la gestione dei 200 miliardi di euro) e all’utilizzo o meno del Mes. Nel primo caso è Italia viva a fare le barricate chiedendo al premier di fare un passo indietro rispetto alla task force di esperti che vorrebbe far scendere in campo, sul secondo è il Pd ad andare in pressing con l’obiettivo di far cambiare idea al primo ministro e al M5S e dunque usufruire del fondo salva-Stati. Oggi però il leader democratico Nicola Zingaretti è nuovamente sceso in campo a sostegno dell’attuale esecutivo: “Il governo - le sue parole – ha sì bisogno di un rilancio, ma parlare di rimpasto in questo momento non è prioritario”. Per il governatore del Lazio “considerare la conclusione dell’attuale esperienza di governo è un’avventura pericolosa. Una crisi al buio che non prospetta alcunché di buono per il futuro”. Ospite della trasmissione ‘In mezz'ora in più’, Iv tramite Maria Elena Boschi ha spiegato che ‘non vogliamo nessuna crisi. Per noi anche l'argomento rimpasto è chiuso. Sicuramente il governo ha fatto delle cose buone anche in Europa, ma non siamo yes-man o yes-woman”. Però poi una critica l’ex ministra non l’ha mandata a dire: “Sostituire il governo con una task force ci è sembrato un modo di aggirare le istituzioni. Ma dal governo chiediamo più trasparenza”. Anche il ministro grillino degli Esteri Luigi Di Maio non vuole sentir parlare di crisi di governo e lo ha detto tramite un twit: “Oggi ancora fake news su di me, evidentemente qualcuno semina zizzania, quindi voglio essere chiaro: è fuori dal mondo mettere in discussione Giuseppe Conte”. E poi ancora: “Se poi ci sono differenze di vedute si risolvono da persone adulte, ma basta falsità”. Forza Italia, tramite il vicepresidente Antonio Tajani, ha spiegato che è disposto a collaborare per il bene del Paese, ma senza sostenere l’esecutivo: “Il governo non è stato capace di evitare la seconda ondata e tutti insieme dobbiamo essere capaci di scongiurare l'arrivo della terza. L'opposizione deve impegnarsi in tutti i modi, insomma, perché non si commettano gli errori che sono stati commessi finora. Abbiamo idee da mettere in campo e Conte può ascoltarci. Finora non lo ha fatto proprio e ha sbagliato profondamente. Non vogliamo sostenere un governo che non è il nostro, ma aiutare gli italiani sulle questioni che attengono direttamente alla loro esistenza”.