Si allarga il fronte di quanti spingono per il riconoscimento, da parte dell'Unesco, dei monumenti della civiltà nuragica in Sardegna come patrimonio dell'umanità. Anche gli emigrati sardi, come ha scritto la Fasi, la federazione delle associazioni sarde d'Italia, hanno rotto gli indugi schierandosi, decisi, a sostegno della candidatura dei nuraghi promossa, con un'istanza inviata alla Commissione italiana Unesco (ed il cui esito arriverà a marzo) dall’Associazione "Sardegna verso l'Unesco", presieduta da Michele Cossa. Insomma: la schiera dei sostenitori cresce, con la stessa Fasi che ha deciso di concedere il proprio patrocinio all'iniziativa che già gode di quello della Giunta e del Consiglio regionale, delle università, del Crs4, dell'ufficio scolastico regionale e di oltre 300 Comuni, potente inoltre contare sull'appoggio di un gran numero di appassionati, studiosi e semplici cittadini. Tutti uniti nel voler offrire collaborazione e supporto per far conoscere nel mondo l'importanza di un progetto che mira a riconoscere la tutela del paesaggio culturale della Sardegna e la definizione del suo territorio quale "museo aperto". Un'iniziativa, dunque, che dall'isola punta dritta dritta fino all'Unesco.