Palla al premier Conte. Dopo le dimissioni delle ministre di Iv, si attendono ora le mosse del presidente del consiglio, che ha accusato l'ex "rottamatore" di aver arrecato un "notevole danno al Paese" provocando la crisi dell'esecutivo. Due, al momento, le opzioni al vaglio dell'inquilino di palazzo Chigi: dimettersi per aprire il tentativo di un nuovo governo oppure presentarsi in Parlamento per verificare lo "stato dell'arte" della sua maggioranza.

L'INVITO DI MASTELLA
Soluzione, quest'ultima, "suggerita" da Clemente Mastella secondo il quale "in Parlamento ci sono i numeri che consentirebbero a Giuseppe Conte di poter continuare a governare". Se c'è l'emergenza, e alla condizione che vengano riconosciuti questi responsabili", ha dichiarato il sindaco di Benevento, indicato da molti come colui che potrebbe "trovare" parlamentari disposti a sostenere il premier.

GLI APPELLI DI MATTARELLA
Tutto questo mentre, in sottofondo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella invoca "chiarezza e decisioni rapide per il bene del Paese, scosso dalla pandemia". Durissime, intanto, le critiche giunte da parte di chi è rimasto fedele alla leadership governativa. In particolare in casa 55Stelle e Pd.

DI BATTISTA BACCHETTA RENZI
"Il Movimento deve solo mantenere la linea delle ultime 48 ore. Renzi ha squittito per far fuori Conte e basta? Benissimo, Conte resta al suo posto. Renzi ha lasciato il governo? Benissimo, non ci entrerà mai più. Intanto queste sono le due condizioni che la forza politica che ha preso più voti nel 2018 (con una legge elettorale, lo ricordo, fatta ad hoc contro il M5S) mette sul piatto. E siamo compatti. Finalmente" ha scritto su Fb l'esponente grillino Alessandro Di Battista. "I cosiddetti responsabili non ci sono, la maggioranza dopo lo strappo con Renzi non esiste più, quindi è reale il rischio di elezioni a giugno" è, invece, l'analisi del Pd.

FICO CONTATTA CONTE
Nel frattempo il presidente della Camera Roberto Fico ha detto che contatterà il presidente del Consiglio Giuseppe Conte per riferirgli della richiesta avanzata dai gruppi parlamentari di venire a riferire in Aula sulla situazione venuta a determinarsi dalle dimissioni delle ministre renziane.