Ci siamo. E' scaduta oggi l'ultima giornata del valzer di consultazioni al Colle. Quella che, da più parti, i soliti esperti di "cose politiche", hanno già etichettato come la giornata decisiva per il futuro del nuovo governo. Nel pomeriggio, infatti, a partire dalle ore 16, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha ricevuto prima la delegazione del centrodestra e poi, a seguire, quella del M5S.

A MATTARELLA IL COMPITO DI TIRARE LE SOMME
All'inquilino del Quirinale, infatti, spetta un compito difficilissimo: capire se sono caduti o meno i veti dei 5Stelle su Iv e se la componente grillina è pronta a riabbracciare i "figliuol prodighi" renziani. Solo una volta appurato ciò il Presidente della Repubblica potrà tirare le somme e capire come eventualmente muoversi per l'assegnazione di un nuovo incarico. Magari proprio al premier uscente Giuseppe Conte, per quello che sarebbe il suo terzo mandato consecutivo.

BONACCINI SPINGE PER IL SUPERAMENTO DELLE TENSIONI
Nel frattempo spinge per un superamento delle tensioni anche il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini. "I numeri in Parlamento ci dicono che se non metti insieme un'alleanza che riparta da quello che c'è, rischi di avere il Ciampolillo di turno che ti condanni ogni giorno a una pena infinita e non riesci più a governare" ha spiegato l'esponente dem.

SALVINI: "PRESIDENTE SCIOLGA LE CAMERE E SI VADA AL VOTO"
All'opposto, sul fronte delle minoranze, c'è chi come il leader leghista Matteo Salvini si dice fermamente contrario all'ipotesi di un eventuale appoggio esterno alla maggioranza. "Al Presidente della Repubblica è stata confermata la nostra richiesta di valutare l'ipotesi di scioglimento delle Camere e del ricorso ad elezioni", ha affermato il leader del Carroccio.

IL LEADER LEGHISTA: SERVE GOVERNO COESO
"Al presidente della Repubblica abbiamo detto che l'Italia ha fretta e fame di lavoro, salute e scuola", ha aggiunto ancora Salvini che al massimo immagina ad immaginare solo un "governo di centrodestra oppure, come detto "il voto anticipato". "Agli italiani sia offerta la possibilità di dare vita ad un governo coeso con un programma comune condiviso per superare la crisi" è il mantra dell'ex ministro.

CENTRODESTRA COMPATTO MA CON DIVERSE VISIONI
Il centrodestra, in ogni caso, si è presentato all'appuntamento con Mattarella compatto, nonostante le diverse posizioni che pure sono emerse all'interno dello schieramento, per quanto concerne la gestione della crisi di governo. C'è chi, infatti, come Giorgia Meloni (FdI) vuole puntare al voto e chi come Fi, all'opposto, chiede - come ancora questa mattina ha fatto Renato Schifani - "un'assunzione collettiva di responsabilità" ed un "governo di unità nazionale.

PENTASTELLATI DANNO MANFORTE A CONTE: "UNICO NOME POSSIBILE"
Dal canto loro, i 5Stelle, partito di maggioranza relativa, si sono stretti "a riccio" attorno al premier dimissionario Conte. "Il Movimento è per un patto di legislatura e Conte rappresenta, ad oggi, l'unica scelta per condurre il Paese", sono state le parole del capo politico grillino Vito Crimi. "Conte ha restituito credibilità in Europa all'Italia", ha concluso il segretario riconfermando, dunque, la propria fiducia al professore pugliese.