L’Agenzia europea per il farmaco (Ema) ha approvato la commercializzazione nel continente del vaccino di AstraZeneca (per le persone dai 18 anni, senza limiti nelle fasce più anziane), in questi giorni al centro di uno scontro tra la Commissione Ue e l’azienda che ha annunciato un taglio delle forniture giudicato ingiustificato da Bruxelles. “È una notizia incoraggiante. La battaglia contro il virus è ancora complessa, ma avere a disposizione un altro vaccino efficace e sicuro ci da più forza nella campagna di vaccinazione”, ha scritto su Twitter il ministro della Salute Roberto Speranza. Tuttavia, un punto interrogativo resta sulle varianti del Covid-19. “Non sappiamo ancora se il vaccino AstraZeneca sia efficace di fronte alle mutazioni ed abbiamo chiesto all'azienda di fornire dati, come abbiamo fatto con le altre case farmaceutiche”, ha aggiunto la direttrice dell'Ema, Emer Cooke, spiegando che il parere positivo al vaccino è stato all'unanimità e basato su un solido dibattito scientifico. Il vaccino AstraZeneca/Oxford (lavorato in collaborazione con l’italiana Irbm di Pomezia) garantisce una copertura “del 100% contro un contagio grave da Covid e contro il rischio di dover essere ricoverati in ospedale. Lo ha detto l'amministratore delegato di AstraZeneca, plaudendo alla decisione Ue di approvarne la somministrazioni e definendo quella odierna “una grande giornata anche per i risultati positivi" emersi dalla sperimentazione di altri due vaccini, quello di Novavax e quello di Johnson and Johnson. Il vaccino si basa sulla tecnica del vettore virale, ossia l’utilizzo di un virus simile a quello che si vuole prevenire ma non aggressivo, a cui si incollano le informazioni genetiche che fanno scattare la risposta immunitaria dell’organismo. Il vettore virale in questo caso è prodotto nei laboratori di Pomezia dell’Irbm. Sulla carta l’Italia ha prenotato 40,38 milioni di dosi, ma l’azienda nei giorni scorsi ha annunciato un grosso taglio nelle forniture previste in Europa, fino al 60%, previsione che ha scatenato le polemiche in merito ai contratti tra Unione Europea e AstraZeneca. Intanto il Commissario per l'Emergenza Domenico Arcuri ha lanciato l’allarme sulla distribuzione dei vaccini: “Moderna ci ha appena informato che per la settimana dell'9 febbraio delle previste 166mila dosi ne consegnerà 132mila, il 20% in meno”. "Ci mancano almeno 300mila dosi di vaccino che avremmo dovuto ricevere e non abbiamo ricevuto", ha evidenziato il commissario.