L'Italia è uno dei Paesi più amati per via della sua storia e della sua bellezza. Ogni regione 'nasconde' perle preziose. Come per esempio Manarola, in Liguria, una frazione del comune di Riomaggiore, nello Spezzino, e costituisce una delle Cinque Terre. E' stretta tra il Mar Ligure e la ripida catena montuosa che si distacca dall'Appennino presso il Monte Zatta e scende in direzione Sud-Est facendo da spartiacque tra la Val di Vara e la zona del mare. Il borgo sorge nel tratto terminale della valle del torrente Groppo. Le abitazioni del XII secolo in diverse tinte pastello si accalcano le une sulle altre a dominare la minuscola baia dall'alto dello sperone di roccia. Puoi scendere a piedi all'insenatura per ammirarla da vicino e provare numerose attività ricreative come andare in barca o nuotare nelle incantevoli acque blu. Seguendo il sentiero che dal mare si dirige a ovest lungo la propaggine adiacente potrai contemplare l'intero borgo (che regala uno spettacolo magico sia di giorno che di notte) dal punto più panoramico. Manarola ha avuto origine dalla migrazione di popolazioni che dalla Val di Vara e dall'insediamento romano di Volastra si sono mosse verso il mare per sfruttarne le risorse.  Il suo nome deriva, forse, dal latino Manium arula, che significa 'piccolo tempio dedicato ai Mani', ma questa etimologia rimane ancora molto incerta.

Dal 1961, nel periodo natalizio, sulla collina che domina il borgo viene allestito un suggestivo presepe luminoso (il più grande al mondo), i cui personaggi, realizzati artigianalmente da Mario Andreoli, ferroviere in pensione, sono costituiti da migliaia e migliaia di luci montate su apposite sagome che conferiscono alla rappresentazione un fascino unico al mondo. Le statue sono realizzate con materiali di riciclo (vecchie tapparelle, contenitori di plastica, di legno, tondini di ferro), per illuminare la prima croce utilizzò la batteria di un'auto per trasmettere la corrente, mentre per i due ladroni crocifissi giunse ad utilizzare 15.000 lampadine. Oltre al celebre presepe, nel periodo di Pasqua, Andreoli realizza sulla stessa collina una Via Crucis luminosa. Invece, per la festa di san Lorenzo è illuminata una rappresentazione del santo con la famosa graticola.