Facendosi squadra "provinciale", difesa allo stremo contro l'Atalanta in Coppa (0-0) e attacchi generosi contro il Genoa in campionato (1-2), il Napoli non ha cambiato il corso di questa sua stagione evanescente.

La squadra si è persa a metà dicembre dopo dieci partite (24 punti), bocciata dalle trasferte contro Inter e Lazio. Il doppio flop era stato preceduto dalla sconfitta casalinga contro il Milan (1-3).

Il declino è coinciso con l'infortunio in nazionale di Osimhen a inizio novembre, che ha tenuto fuori il nigeriano per undici partite (19 punti) e da quattro sta rientrando a fatica, poi da metà dicembre è venuto meno Mertens. 

È fallito il 4-2-3-1 inventato da Gattuso per tenere insieme in squadra Osimhen e Mertens. Il resto l'hanno fatto una tenuta difensiva incerta e l'intenso calendario di una partita ogni tre giorni.

Il Napoli ha messo a segno colpi clamorosi (4-0 alla Roma, 6-0 alla Fiorentina), ma sono stati maggiori i rovesci. Alle sconfitte di Milano (Inter) e Roma (Lazio) hanno fatto seguito la frenata casalinga col Torino (1-1), l'1-2 interno con lo Spezia, l'1-3 di Verona e, ora, l'1-2 di Marassi col Genoa. 

La sconfitta in Supercoppa contro la Juve ha definitivamente intaccato le residue certezze del Napoli. Così stanno sfumando gli obiettivi stagionali, soprattutto il quarto posto per tornare in Champions. 

Avendo perso il Napoli ogni "identità" di gioco e venendo a mancare i risultati (sette sconfitte in campionato sono troppe), Gattuso è sotto pressione e se ne valuterà la permanenza sulla panchina azzurra dopo la semifinale con l'Atalanta e il match di campionato con la Juve tre giorni dopo.

Ma un cambio di allenatore in corsa non risolverà i problemi del Napoli. Meglio programmare il futuro con idee chiare e interpreti giusti. Come giocherà il Napoli a Bergamo? Forse Gattuso riproporrà il 5-4-1 (camuffandolo col 3-4-3) che avrà senso se azzarderà Osimhen dal primo minuto.

Sabato, contro il Torino, l'Atalanta si è fatta rimontare tre gol e ha chiuso il match molto stanca. A Bergamo hanno vinto Sampdoria (3-1), Verona (2-0), Lazio (3-1) e hanno pareggiato Inter (1-1), Genoa (0-0), Torino (3-3).

Gasperini, in vista della semifinale col Napoli, "la nostra priorità" ha detto a chiare lettere, ha limitato sabato l'impiego di alcuni giocatori: Muriel e Ilicic 58', Zapata 30'. Nel secondo tempo, la squadra bergamasca ha subito aggressività e rimonta del Torino innervosendosi (24 falli).

Pensando alla semifinale di Coppa, limitando l'impiego dei migliori giocatori, illudendosi di avere già la partita in tasca segnando tre gol in sei minuti nei primi venti della partita, l'Atalanta è andata in confusione contro l'inaspettata reazione del Torino.

Dopo lo 0-0 dell'andata, il Napoli potrà ripetere il gioco del Toro? Gattuso ha i giocatori contati e ancora assenze pesanti. Prevedibilmente, sarà l'Atalanta ad aggredire immediatamente il Napoli prima di pagare stanchezza e nervosismo.

Si avventerà con la forza dei 64 gol stagionali (48 in campionato, 6 in Coppa Italia, 10 in Champions). Reggere l'urto nerazzurro sarà difficile, da eliminare gli errori difensivi che sembrano una costante nel Napoli. 

Pronostico decisamente contro gli azzurri che, per fare la sorpresa, dovrebbero giocare una partita perfetta e andare in gol, un pareggio con gol qualificherebbe il Napoli.  L'Atalanta verrà all'assalto con Ilicic a destra e Muriel a sinistra molto larghi per favorire Zapata, centravanti mai statico, e l'inserimento di centrocampisti e difensori.

Un gioco "a memoria" che metterà a dura prova il piazzamento e i nervi del Napoli. Gli azzurri dovranno anticipare e non rincorrere e giocare veloce la palla perché il pressing dell'Atalanta sarà a tutto campo e persistente. Quanta energia avrà il Napoli dopo la strenua partita d'andata contro l'Atalanta e il lungo assedio a Marassi? Forza e lucidità decideranno la sfida.

Mimmo Carratelli