Lockdown si, lockdown no. Il dibattito sulle decisioni da prendere, nel tentativo di arginare la nuova avanzata del coronavirus - con l'appendice pericolosa delle "varianti" - accende il confronto tra le forze politiche che compongono l'ampia maggioranza del governo Draghi.

IL RUOLO DI PROTEZIONE CIVILE E DIFESA
Stando alle ultime indiscrezioni, l'opera del Commissariato straordinario per l'emergenza Covid, voluto nel marzo del 2020 dall'allora premier Giuseppe Conte e affidato all'economista Domenico Arcuri, potrebbe essere affiancata dalla Protezione Civile e dalla Difesa in particolare per quanto concerne la gestione della campagna vaccinale in questo secondo anno di pandemia.

LEGA E FI CONTRO ARCURI
Tuttavia, in questa delicata fase, è la guida stessa di Arcuri ad essere finita nel mirino delle critiche. In particolare da parte dei partiti del centrodestra, presenti nel neo-nato esecutivo, con rappresentanti di Lega e Forza Italia. Gli stessi che non hanno mai nascosto di essere favorevoli alla sostituzione del super manager calabrese.

SPUNTA IL NOME DI BERTOLASO
Il nome ventilato per la sostituzione è quello di Guido Bertolaso, l'uomo che il Carroccio ha scelto per l'attuazione e il coordinamento del piano vaccinale in Lombardia. Ma noi "non chiediamo niente, chiediamo solo un cambio di passo" si è affrettato a precisare il segretario leghista Matteo Salvini, incontrando i cronisti all'esterno del Senato. "Arcuri, fra le altre cose, sul tavolo ha il dossier dell'Ilva. Non mi sembra che stia risolvendo molte delle questioni aperte, dai vaccini alla scuola. Penso che avrà bisogno di una mano" ha chiosato l'ex titolare del Viminale.

L'IDEA DEL CARROCCIO
Da qui, insomma, l'idea di affidare il Commissariato straordinario per l'emergenza Coronavirus a Bertolaso. Un'idea sponsorizzata, sì, dalla Lega, ma anche da Forza Italia che non ha mai nascosto le proprie simpatie per l'uomo che, in passato, ha gestito le emergenze del terremoto dell'Aquila e quella dei rifiuti in Campania.

LE CRITICHE DI TAJANI
E' il vicepresidente stesso del partito di Berlusconi Antonio Tajani ad esprimere le proprie perplessità in merito alla gestione della struttura, da parte di Arcuri. Il quale, spiega il plenipotenziario del Cavaliere: "non può fare tutto da solo. Un conto è avere le dosi per la vaccinazione, un altro essere organizzati nella distribuzione".

SALVINI CRITICA RICCIARDI
Per la verità, caso Arcuri a parte, è un po' tutta la squadra del Comitato tecnico scientifico ad essere finita nel tritacarne. "L'Italia - ha attaccato, non a caso, Salvini riferendosi al consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi che suggeriva l'adozione di un nuovo lockdown totale - è piena di bravi medici che non sentono la necessità di parlare tutti i giorni in tv e terrorizzare le persone. Ne parleremo con il presidente Draghi che avrà piena libertà di scelta. Noi non chiediamo niente ma un cambio di passo sì".

PALLA AL PREMIER DRAGHI
Ora la palla passa al premier Draghi. Il quale, al di là delle decisioni da prendere in merito ad eventuali nuovi lockwodn (sulla linea di Ricciardi si è schierato anche il virologo Andrea Crisanti, suggerendo "un lockdown breve e mirato, di 2, 3 o 4 settimane", ha già fatto capire che non vuole perdere tempo, in particolar modo per quanto concerne l'attuazione del piano vaccinale.

IN PRESSING SUL PREMIER
Saprà l'ex "numero uno" della Bce bilanciare le pressioni che gli vengono da alcuni ambienti della maggioranza? Tirerà dritto, il super banchiere, "blindando" l'attuale struttura commissariale, oppure darà ascolto al pressing di leghisti e berlusconiani? Marzo è dietro l'angolo. Tra poco meno di due settimane, il mandato di Arcuri scadrà. Solo allora sapremo quali mosse prenderà l'erede di Conte.