Firmato il primo Dpcm dell'era Draghi. Sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, dunque Pasqua compresa. Come sottolineato in conferenza dal ministro della Salute Speranza, la curva del contagio “dà segnali temibili di ripresa. Per ricostruire il Paese, per lo sviluppo del Paese, bisogna vincere la pandemia”.

Resta la divisione del Paese per aree a colori: zona rossa, arancione, gialla e bianca. “Riteniamo che differenziare i territori sia la strada giusta” ha aggiunto Speranza, che ha poi toccato subito il capito scuole.

In area rossa, niente didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado: si procederà con la Dad. Dad anche nei territori dove il tasso di incidenza del virus su 100mila abitanti in 7 giorni sarà pari o superiore a 250.

Il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini ha poi spiegato che nel decreto sono previste risorse per 200 milioni di euro come forma di sostegno alle famiglie per quanto riguarda i congedi parentali.

MUSEI, TEATRI, CINEMA
Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala.

INCONTRI CON NON CONVIVENTI
In zona gialla e arancione all’interno della propria regione – è permessa la visita in una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22. Possono spostarsi due persone più i figli minori di 14 anni.