di ROBERTO ZANNI
È già stata definita il suo capolavoro. Ed è in vendita, basta avere disponibili 21 milioni di dollari. Una mansione a Miami Beach, fronte mare, appena realizzata e che porta la firma di un altro grande architetto italiano il romano Achille Salvagni. Il capolavoro si affaccia su Surprise Lake, uno di quegli angoli di SoBe talmente esclusivi che spesso gran parte della gente non sa nemmeno che esistono. C'è tutto, dal molo privato alla piscina fino al bagno turco, da ampi terrazzi al giardino, villa su due piani per complessivi 750 metri quadrati con sette camere da letto e altrettanti bagni con grandi finestre che collegano, visivamente i due piani. Ma le particolarità vanno ben oltre: infatti ci sono elementi scultorei che vanno da una scala di bronzo a pareti curvilinee. La cucina è stata costruita per uno chef professionista mentre un enorme corridoio porta a un soggiorno a doppia altezza. Poi le decorazioni, ci sono anche foglie dorate a 24 carati. "Si tratta di una casa da sogno per collezionisti" così l'ha definita Oren Alexander, agente di Douglas Elliman, incaricato della vendita dell'immobile. E, altro particolare interessante, è stata completata appena una settimana fa. C'è inoltre anche la possibilità di aggiungere mobili e oggetti creati su misura dall'Atelier Achille Salvagni e si parte da un prezzo di 1,5 milioni di dollari. Ma la villa made in Italy ha anche una storia particolare: il proprietario, che non è statunitense, ma la sua nazionalità è stata tenuta segreta, che aveva incaricato l'architetto Salvagni del disegno, attualmente ha tanti progetti, è impegnato in diverse parti del mondo e non è riuscito ad entrare negli Stati Uniti a causa della pandemia. "A questo punto - ha aggiunto Mr. Alexander - ha più senso vendere". I registri raccontano che l'immobile appartiene legalmente a una società che al tempo della costruzione della villa aveva acquistato il terreno per 2,5 milioni di dollari. "Ci attendiamo una grande quantità di richieste - ha concluso - perchè si tratta di una residenza unica nel suo genere, nel cuore di Miami Beach e attualmente c'è tantissimo mercato nel settore case grandi e unifamiliari. Se si paragona Miami a New York a Los Angeles o qualsiasi altra grande città, qui c'è l'inventario più ridotto in numero ed è questo motivo che guida l'enorme ondata di richieste. L'acquirente deve avere un palato molto sofistificato per il design e l'arte: quando vedi questa casa non c'è nulla che può paragonarsi". Certo oltre al palato, anzi prima ancora, ci deve essere un grande conto in banca... Ma è la storia di SoBe, delle sue ville e dei grandi esclusivi condomini/torri di lusso che portano, in numero sempre maggiore, la firma di architetti italiani. Il made in Italy anche del design sta infatti 'ridisegnando' l'architettura residenziale di Miami Beach in particolare: esempi ce ne sono ormai uno dietro l'altro da Pietro Lissoni, sua la firma del Ritz-Carlton Residence ad Antonio Citterio che per il proprio primo progetto negli Stati Uniti ha ovviamente scelto Miami con un edificio a forma di pagoda che è stato chiamato 'Arte'. Poi c'è l'ovale del maestro Renzo Piano: una torre senza eguali ribattezzata 'Eighty Seven Park' solo per nominare i più celebri. Senza dimenticare nemmeno le realizzazioni immobiliari che hanno coinvolto grandi brand della moda italiani da Armani a Fendi a Missoni per arrivare poi a un altro gioiello, il Flatiron, creazione dal costruttore Ugo Colombo. Ancora gli interventi di classe e lusso di Pininfarina negli interni a cominciare dal Millecento a Brickell, tutte testimonianze di come la nuova immagine architettonica di Miami passi, senza ombra di dubbio, dall'ingegnosità dei grandi designer italiani.