Una delle pagine più terribili nella storia dell'emigrazione italiana negli Stati Uniti. Era il 14 marzo 1891 quando a New Orleans 11 siciliani furono linciati dalla folla. Il più grande, feroce linciaggio di massa mai visto negli USA. Un episodio terribile che portò anche Italia e Stati Uniti a rompere momentaneamente le loro relazioni diplomatiche. Un evento che oggi, alla luce di un crescente sentimento anti-italiano (i Columbus Day cancellati e le statue del navigatore assaltate, vandalizzate e deportate) diventa importante sottolineare. Così è successo in varie parti degli States e in particolare a Chicago dove si sono voluti ricordare i 130 anni da quel funesto giorno. Allora furono i sospetti e gli arresti senza prove di oltre 200 'Dagoes' (così in maniera sprezzante erano definiti gli italiani) che portarono, nonostante la seguente assoluzione, all'assalto alla prigione dove erano ancora detenuti. " Questo orribile evento - ha detto Ron Onesti presidente del The Joint Civic Committee of Italian Americans - è un altro esempio dell'oppressione anti-immigrati che molte etnie europee, in particolare gli italiani, hanno dovuto subire durante i loro primi anni passati in America. Ed è nostra intenzione portare alla luce questi atroci avvenimenti perchè la guarigione sociale deve rimanere in prima linea nella nostra società di oggi". E c'è anche voluto oltre un secolo prima che la città di New Orleans ammettesse i propri errori con un proclama di scuse emesso nel 2019 nei confronti della comunità italo-americana dal primo cittadino LaToya Cantrell. "Ciò che successe nel 1891 fu un errore - le parole del mayor - quello che capitò a quegli 11 italiani era sbagliato e la città deve a loro e ai loro discendenti delle scuse formali. Si trattò di un attacco, un atto di violenza anti-immigrati". E 130 anni dopo, nella tanto discussa adesso Columbus Plaza di Chicago all Arrigo Park, si sono radunati membri di diverse comunità etniche guidate da Frank Maselli, console onorario d'Italia a New Orleans ma anche chairman dell'Italian American Cultural Center sempre della città della Louisiana. Maselli nel 2019 era stato presente anche alla cerimonia di proclamazione delle scuse di New orleans all'Italia.