Il governo italiano ha selezionato 12 piccoli comuni per diventare poli sperimentali di tecnologie innovative nei settori della mobilità, dell'ambiente, del benessere e della cultura.

Dalle visite ai musei virtuali per i turisti al monitoraggio remoto dell'attività sismica, in queste storiche città italiane verranno sperimentate nuove soluzioni tecnologiche nell'ambito del progetto governativo Smarter Italy. Con il sostegno di fondi statali, start-up, liberi professionisti, università e centri di ricerca saranno in grado di sviluppare soluzioni all'avanguardia per le esigenze individuali della propria città, con l'obiettivo di realizzare progetti di successo in tutta Italia.

Il progetto Smarter Italy, spera di individuare e trovare miglioramenti per le esigenze quotidiane dei residenti di 12 piccoli città. Questi potrebbero essere sensori per monitorare la capacità del trasporto pubblico, migliorare la qualità dell'aria o un sistema di parcheggio intelligente che avvisa in anticipo i conducenti se ci sono spazi disponibili.

I 12 villaggi sono stati scelti in parte per la loro diversità, ponendo così una serie di problemi da risolvere. Bardonecchia, in provincia di Torino, è un comune montuoso, ad esempio, mentre Pantelleria si trova sull'omonima isola al largo della Sicilia. Le altre località selezionate sono Alghero, Campobasso, Carbonia, Cetraro, Concorezzo, Ginosa, Grottammare, Otranto, Pietrelcina e Sestri Levante. Gli abitanti di ogni città sono più di 3.000 ma meno di 50.000. Attraverso il progetto, aziende private, centri di ricerca e università individueranno una particolare esigenza dell'economia locale e potranno quindi sperimentare nuove soluzioni tecnologiche non attualmente disponibili sul mercato.

Le città stesse ne trarranno grandi benefici e avranno l'opportunità di comprendere meglio le esigenze dei loro abitanti. Ma richiede anche un livello di impegno. Le autorità locali dovranno riferire regolarmente e comunicare direttamente con i ministeri ed essere aperte alla sperimentazione. Il governo ha stanziato 90 milioni di euro per il progetto.

Sono già in corso di pubblicazione i primi bandi per le aziende che sperano di partecipare all'iniziativa e si spera che le sperimentazioni innovative inizino intorno a giugno. Il progetto durerà un paio d'anni per dare il tempo di valutare i risultati e apportare le modifiche necessarie ai nuovi sistemi.

La pandemia di coronavirus si è rivelata una rinascita inaspettata per i piccoli centri italiani, che fino ad ora hanno sofferto inesorabilmente per le popolazioni in declino. Il lavoro a distanza ha incoraggiato i nuovi residenti che hanno scelto di ridimensionarsi da grandi città a piccole città e villaggi. Ha anche visto nuovi arrivati da tutto il mondo, alcuni dei quali stanno approfittando dell'ormai famoso programma di case da € 1, che vede le proprietà abbandonate vendute all'asta a prezzi stracciati.

L'iniziativa Smarter Italy fornisce ancora più speranza a queste città moribonde, che devono garantire ai nuovi residenti il moderno tenore di vita a cui si sono abituati.

"Grazie alle tecnologie di frontiera, abbiamo la possibilità di offrire soluzioni di servizio davvero innovative, utili anche per contrastare il rischio di spopolamento nei piccoli borghi, ma soprattutto per migliorare la qualità della vita dei cittadini che vi abitano e delle aziende che operano là ", ha detto Paola Pisano, Ministro per l'Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, in una nota. "Con questo progetto la collaborazione tra pubblico e privato è fondamentale per creare opportunità di crescita estendibili su tutto il territorio nazionale".