Nove decenni di storia delle automobili racchiusi nel più iconico museo del mondo dedicato ai motori. Ecco 'The Aesthetic of Motoring: 90 Years of Pininfarina', presentato a Los Angeles dal celeberrimo Petersen Museum che per la riapertura del 25 marzo ha puntato su l'impareggiabile design automobilistico italiano. Una mostra che vuole rendere omaggio a nove decenni di leadership nel design e che va dai primi modelli fino all'ultimo, tutta elettrico, Battista che verrà ricreato solo in 150 esemplari, tutti a mano, nell'atelier Pininfarina di Torino, e che rappresenta l'auto da strada più potente mai prodotti in Italia. "La nuova Battista hyper GT - ha spiegato Luca Borgogno, chief designer officer di Automobili Pininfarina - rappresenta un disegno unico con splendidi dettagli che si ispirano a nove decenni di eccellenza che si addicono a quella che è la più potente auto italiana mai realizzata. L'eredità, che non ha eguali, di Pininfarina ci ha permesso di guardare indietro per cercare ispirazione e onorare al tempo stesso alcuni dei veicoli più rivoluzionari del passato. Tutto per creare una icona del futuro". Ecco allora che questa mostra offre ai visitatori un'opportunità unica per osservare come il futuro delle auto elettriche di lusso ha imparato le lezioni del passato apprezzando in prima persona quelle che sono le qualità senza tempo di un design eccezionale. Con Battista Pininfarina Automobili vuole confermare la crescente presenza sul mercato del Nord America: è infatti l'unica casa automobilistica elettrica di lusso al mondo rappresentata da sette rivenditori e le prime auto verranno consegnate entro la fine dell'anno. Ma se la Battista rappresenta l'ultimo gioiello, la mostra compie un percorso a ritroso con modelli divenuti leggendari, alcuni dei quali rarissimi come una Cadillac Model 452A Boattail Roadster del 1931, la prima carrozzeria Pininfarina montata su un telaio non italiano, poi la Cisitalia 202 coupe del 1947 celebre per la sua aerodinamica elegante e all'epoca considerata rivoluzionaria. Ci sono però anche una Dino Berlinetta 206 GT del 1966, la prima Ferrari a motore centrale che in aprile sarà sostituita dalla 365P Berlinetta Speciale 'Tre Posti' del 1967 che fu anche l'ultimo carrozzato da Pininfarina per un cliente privato.