di Matteo Forciniti

Chiusura di scuole, uffici pubblici, palestre e centri termali. Sospensione degli spettacoli pubblici e sport amatoriali, orari ridotti per bar e ristoranti. Sono queste le nuove misure adottate dal governo uruguaiano per cercare di ridurre la mobilità di fronte all’aumento vertiginoso dei casi di coronavirus registrati negli ultimi giorni con la scoperta della variante brasiliana che preoccupa gli esperti. “Queste sono azioni del governo ma devono necessariamente essere accompagnate da comportamenti individuali” ha osservato il presidente Luis Lacalle Pou in conferenza stampa lanciando un nuovo appello alla popolazione: “Resta nella tua bolla, con il tuo nucleo familiare. Questo sfugge al governo ed è qui che la libertà è gestita in modo responsabile e solidale”.

Tra le nuove misure restrittive decretate, la chiusura delle scuole resterà in vigore fino alla fine della Settimana santa (fino al 4 aprile) e in seguito si tornerà in forma graduale partendo dagli asili e dalle scuole di infanzia. La chiusura degli uffici pubblici considerati non indispensabili proseguirà fino al 12 aprile così come le palestre, i “free shop” delle zone di frontiera con il Brasile (aree molto a rischio) e i centri termali su richiesta dei dipartimenti di Salto e Paysandú. Una scelta, quest’ultima, che è stata presa “con grande rammarico ma necessaria” ha spiegato il presidente. La chiusura arriva poco prima delle vacanze della settimana di Pasqua che erano state annunciate come un toccasana per un settore in forte crisi.

Bar e ristoranti potranno continuare a restare aperti ma con capacità ridotta e con la chiusura anticipata a mezzanotte, una norma analoga a quella che era stata già implementata a inizio dicembre e che in seguito era stata estesa di altre due ore. Per quanto riguarda l’ambito economico, il governo ha promesso di mantenere per altri due mesi il piano di assistenza sociale ricevuto da quasi mezzo milione di uruguaiani attraverso diversi programmi. Inoltre, verranno ripristinate altre due misure che erano state già utilizzate nel 2020: per due mesi ritornerà una tassa speciale sugli stipendi più alti dei funzionari pubblici da destinare alle attività colpite dalla riduzione della mobilità e poi sarà reintrodotto un assegno di malattia per gli over 65 che lavorano nel settore privato per scoraggiare il lavoro presenziale.

L’Uruguay oggi sta vivendo il momento peggiore dopo un anno di pandemia. I numeri sono i fortissima crescita con 827 morti e quasi 15mila casi positivi attivi. “Abbiamo un ceppo molto potente in termini di capacità di penetrazione e contagio: infetta 2,5 volte di più dell’altro” ha affermato Lacalle Pou riferendosi alla scoperta della variante brasiliana P.1 nel paese, che è stata segnalata lunedì. “Abbiamo una situazione complessa nel sistema sanitario che sta facendo pressione sulle terapie intensive” ha aggiunto. È per questo che verranno aggiunti 129 posti per trattamenti intensivi e saranno acquistati più respiratori.

Nonostante i numeri delle ultime settimane, il governo prosegue nella sua strategia soft come ha ribadito il presidente rispondendo ai propulsori delle misure più restrittive: “Non siamo favorevoli alla quarantena obbligatoria. È una questione di principi” ha dichiarato sottolineando ancora una volta il concetto di libertà responsabile da parte della cittadinanza.