L’Argentina cerca appoggio nella negoziazione del debito con il Fondo Monetario Internazionale e si rivolge all’Italia. Il ministro dell'economia del paese sudamericano, Martín Guzmán, è a questo proposito in visita a Roma.  La capitale del Belpaese e’ la seconda tappa del suo viaggio che lo sta portando a visitare diversi leader europei per stringere alleanze e avviare nuovi investimenti.  Naturalmente l’Italia resta un partner privilegiato per l’Argentina. Antiche amicizie tra i due popoli e soprattutto storie comuni si intrecciano nel rapporto tra i due paesi.  Il ministro  Guzman, nella sede dell'ambasciata Argentina a Roma ha incontrato i rappresentanti delle principali aziende italiane che mantengono investimenti in Argentina, particolarmente interessate ai settori dell'energia e le infrastrutture. Erano presenti all'incontro i rappresentanti di Ghella, Pirelli, Leonardo, Ferrovie dello Stato, Enel, Eni, CMC Ravenna, Webuild e Terna.

Grande interesse per incrementare nuovi investimenti nel paese ma qualche perplessita’ e’stata espressa a proposito. Tra le preoccupazioni evidenziate dagli imprenditori italiani si trovano la stabilità economica a medio termine, e le regolazioni imposte al flusso internazionale di capitali.

“L'Argentina vuole regole macro prudenti, basate in uno schema di incoraggiamento degli investimenti reali e disincentivi i comportamenti speculativi di breve termine che hanno fatto molto male al paese dal 2018”, ha spiegato il ministro.

Successivamente il ministro Guzmán si è incontrato con il ministro dell'Economia Daniele Franco, con il quale ha dibattuto la strategia del Paese latino-americano per il pagamento del debito con il FMI e con il Club di Parigi, che riunisce i Governi europei creditori dei Paesi in Via di Sviluppo.

Dopo aver fatto tappa a Berlino lo scorso fine settimana, Guzmán è atteso nei prossimi giorni a Parigi e Madrid, dove cercherà appoggio dei rispettivi Governi per ottenere condizioni favorevoli nelle trattative sul debito. Un obiettivo simile lo ha portato anche a visitare in Vaticano il proprio connazionale Papa Francesco, da cui Buenos Aires spera certo sostegno nella propria politica su distribuzione internazionale dei vaccini, debito dei Paesi emergenti e cooperazione allo sviluppo.