di Mimmo CARRATELLI
A otto giornate dalla fine del campionato, i tempi stringono, oggi si giocano Atalanta-Juventus nel pomeriggio e Napoli-Inter in notturna per le prime indicazioni sui tre posti Champions in ballo verosimilmente fra Milan, Atalanta, Juventus e Napoli mentre l'Inter corre verso lo scudetto.  
Quattro squadre per le tre poltroncine Champions. L'Atalanta sembra la più dura a mollare, il Napoli deve compiere una impresa. Sembrano tagliate fuori Lazio e Roma.
I tempi stringono a tal punto che si torna in campo a metà settimana (giovedì Napoli-Lazio e Roma-Atalanta). Nel turno successivo, ci sarà Lazio-Milan.
I confronti diretti impegnano maggiormente gli avversari del Napoli con Juve-Milan e Atalanta-Milan nelle ultime giornate a saggiare la consistenza del Milan dopo l'abdicazione al primo posto.
Atalanta-Juventus porterà certamente buone notizie nel golfo. Una delle due o entrambe perderanno punti. Ahimè, il Napoli ha l'Inter a Fuorigrotta. Come ne approfitterà?
La partita d'andata a San Siro, decisa dal rigore di Lukaku al 75', sconfitta azzurra immeritata, aprì la voragine dei punti persi dal Napoli (17) in dieci partite (quattro vittorie, un pareggio, cinque sconfitte). Disastro rimediato nelle successive dieci (sette vittorie, un pareggio, due sconfitte) col Napoli in ripresa, rilanciato dalle vittorie esterne su Milan e Roma.
Napoli e Inter giocheranno stasera al completo di tutti i titolari, l'Inter col trofeo di undici vittorie consecutive e il primo posto intoccabile. La squadra di Conte (3-5-2) non è formazione gradassa, ma è ingolosita dal dodicesimo successo di fila. Fuori casa ha raccolto meno punti che sul suo campo (34-40). Una sola volta non è andata a segno (0-0 a Udine), dodici volte su trenta non ha preso gol.
Da quando Conte ha abbassato la linea difensiva, dove ha giocatori forti ma non veloci, perciò in difficoltà quando giocavano alti, la squadra nerazzurra è diventata una formazione solida che ha macinato punti.
È possibile che stasera lasci giocare il Napoli, tenendo una intensa doppia linea di difesa, per scatenare il contropiede pennellato da Eriksen, sostenuto dalla velocità di Hakimi a destra e fornitissimo di colpi con Lukaku e Lautaro Martinez (36 gol in due).
Quale partita potrà giocare il Napoli contro la corazzata milanese? È pensabile che una partita di audacia e velocità possa mettere in difficoltà l'avversario. Occorrerebbe saltare il munitissimo centrocampo interista. Fraseggiare a centrocampo contro Barella e Brozovic non sarà agevole.
Palla lunga e pedalare? Sembra la ricetta migliore a patto di conquistare le fasce esterne (Politano-Young, Insigne-Hakimi). Conte ha il vantaggio di una panchina più forte per i cambi (Perisic, Sanchez, D'Ambrosio, Gagliardini, Darmian). Il Napoli deve giocarsi tutto con la formazione titolare. Dalla panchina il solo Mertens potrebbe sparigliare i giochi.
La fantasia e l'agilità del Napoli contro la forza e la solidità dell'Inter? Così pare. L'ostacolo è altissimo e l'Inter non si cullerà negli undici punti di vantaggio in vetta sul Milan per concedere regali. Non farà regali e il Napoli è chiamato ad abbattere un colosso nel suo stadio privo del "dodicesimo uomo" in campo per pandemia. I l Napoli sarà solo con le sue armi leggere.
La campana del pericolo suonerà ogni volta che l'Inter butterà palla in avanti (Koulibaly contro Lukaku). Solo un super Napoli potrà farcela, mentre molti prevedono un pareggio che non scalfirebbe la supremazia dell'Inter e terrebbe in vita il Napoli nella rincorsa al quarto posto. Se poi dallo Stadio Maradona dovessero arrivare squilli di vittoria azzurra, combinati col risultato di Bergamo, allora si aprirebbe un finale di campionato con le porte schiuse verso l'Europa delle grandi.