Fanno scalpore le frasi di Fedez pronunciate durante il Concerto del Primo Maggio. Il rapper meneghino si è espresso in favore dei lavoratori del mondo dello spettacolo e non solo.

PRIMO MAGGIO E LAVORATORI DELLO SPETTACOLO
"Buon primo maggio a tutti i lavoratori, anche a chi il lavoro ce l'ha ma non ha potuto esercitarlo per oltre un anno" ha attaccato l'artista, inviando una sottile stilettata al governo. "Per i lavoratori dello spettacolo questa non è più una festa", ha rincarato la dose, invitando il premier Mario Draghi a spendere qualche parola in favore di un mondo "che è stato decimato da questa emergenza" e che, secondo il musicista milanese "è regolato da normative stabilite negli anni '40 e mai modificate fino ad oggi".

DDL ZAN E LEGA
Duro anche l'attacco sferrato contro la Lega ed il movimento ProVita: la prima "rea" a detta del rapper di frasi discriminatorie di carattere omotransfobico, il secondo - definito dal cantante "ultracattolico e antiabortista" - di supportare il Vaticano, lo stesso che ha investito, per Fedez, in aziende farmaceutiche che producono pillole del giorno dopo. "Jacopo Coghe, amicone del leghista Pillon, in questi mesi è stata la prima voce a sollevarsi contro ddl Zan - ha detto ancora Fedez -. Che brutta storia".

RAI E (PRESUNTA) CENSURA
"Ho dovuto aspettare l'approvazione politica - ha dichiarato Fedez -, ho dovuto inviare il testo di un mio intervento alla Rai, prima di salire sul palco, poiché era stato definito 'inopportuno'". Secondo il cantante la rete gli avrebbe chiesto "di omettere dei nomi, partiti e di edulcorarne il contenuto".

LA SMENTITA DELLA RAI
Forti le smentite dei vertici Rai: "Non abbiamo mai operato forme di censura. Organizziamo i concerti e quindi raccogliamo i testi, come da prassi" il senso della replica dell'azienda.

FEDEZ INSISTE
Per tutta risposta, il rapper ha pubblicato su Twitter il video della telefonata avvenuta poco prima del concerto del 1 maggio con i vertici Rai.

LA RAI NON CI STA
Un vero e proprio botta e risposta, dunque, con la "direzione di Rai3" che non ha incassato l'affondo, ma ha subito controreplicato, in una nota, spiegando di "non aver mai chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al concerto del Primo Maggio - richiesta invece avanzata dalla società che organizza il concerto - e di non aver mai operato forme di censura preventiva nei confronti di alcun artista". E ha poi aggiunto: "In riferimento al video pubblicato sul suo profilo Twitter da Fedez, notiamo che l'intervento relativo alla vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani (l'unica persona dell'azienda Rai tra quelle che intervengono nella conversazione pubblicata da Fedez) non corrisponde integralmente a quanto riportato, essendo stati operati dei tagli".

LA RISPOSTA DELLA LEGA
Dal canto suo, il leader della Lega, Matteo Salvini, ha replicato con un post su Facebook alle accuse del rapper: "Adoro la Libertà. Adoro la musica, l'arte, il sorriso. Adoro e difendo la libertà di pensare, di scrivere, di parlare, di amare. Ognuno può amare chi vuole, come vuole, quanto vuole. E chi discrimina o aggredisce va punito, come previsto dalla legge. È già così, per fortuna. Chi aggredisce un omosessuale o un eterosessuale, un bianco o un nero, un cristiano o un buddhista, un giovane o un anziano, rischia fino a 16 anni di carcere. E' già così. Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti". (leggi il post).

IL VIDEO SU FACEBOOK
Sulla polemica innescata da Fedez e sulla presunta censura, ancora il segretario del Carroccio è intervenuto anche con un video, postato sempre su Facebook. Eccolo: