Gli italiani all'estero fanno parte del Dna di Fratelli d'Italia. E se nel nostro Paese lo si può definire l'unico partito che si batte sempre per i connazionali lontani dalla loro Patria, lo si deve a un grande uomo politico: Mirko Tremaglia. E anche se la fondazione di FdI è avvenuta alla fine del 2012, un anno dopo la scomparsa di quella che è stata una figura storica della destra italiana, i valori, le idee, la grande passione di Tremaglia si sono tramandati in modo naturale nella nuova, in tutti i sensi, forza politica guidata da Giorgia Meloni. Mirko Tremaglia nel 2001 ha dato il nome alla legge 'per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero', un diritto che se oggi si può esercitare nella nazione di residenza, prima era possibile solo se fisicamente presenti sul territorio italiano al momento delle consultazioni elettorali. Tremaglia dall'11 giugno 2001 al 17 maggio 2006, è stato anche Ministro per gli italiani nel mondo, durante il governo Berlusconi, dicastero poi soppresso alla fine del suo mandato. Durante il suo incarico fece istituire anche 'la giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo' da celebrarsi ogni 8 agosto in memoria del Disastro di Marcinelle, avvenuto nel 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier nel Belgio, che contò 256 morti, di cui 136 immigrati italiani. L'amore, si può proprio definire così, di Tremaglia per gli italiani all'estero nacque nel 1963. Era andato in Eritrea per cercare la tomba del padre caduto in guerra e una volta trovata, rimase stupito: "Non conoscevo nessuno là - raccontò - ma sulla lapide c'erano dei fiori freschi, deposti dagli italiani rimasti in quei luoghi". E da quel momento iniziò la sua battaglia politica per dare voce ai tanti connazionali che risiedevano all'estero. Uno dei primi atti fu la creazione nel 1968 del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo (CTIM) con la volontà di rendere più forti i legami tra le comunità italiane all'estero e l'Italia, organizzazione oggi guidata dal Segretario Generale Roberto Menia e dal presidente Vincenzo Arcobelli. Una missione, quella di Tremaglia, portata avanti per quasi mezzo secolo, tra tante difficoltà e che ora, con un immaginario testimone, è stata raccolta da Fratelli d'Italia.

r.z.