È emblematico il silenzio, e di certo il ritardo, della Rai sulla questione diritti tv per il Campionato di serie A trasmesso all'estero da Rai Italia... ne parlò già il Senatore Francesco Verducci in occasione dell'audizione dell'Amministratore delegato Rai, Fabrizio Salini, lo scorso febbraio presso la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei Servizi radiotelevisivi.

Fu proprio il Senatore Francesco Verducci a ricordare a Salini che, tra i tanti elementi esposti ai parlamentari "che però non fanno un piano strategico", sarebbe stato significativo citare anche il "rapporto Rai-Sistema Paese che riguarda il contratto di servizio, articolo 12, ovvero l'offerta per l'estero, per gli italiani all'estero. Lei non ha citato il canale Rai Italia, eppure è un canale fondamentale per milioni di italiani che vivono all'estero, è fondamentale per rafforzare la posizione del nostro Paese nel mondo, la nostra cultura, tutta la filiera del nostro sistema produttivo nel mondo.

Sappiamo che verrà probabilmente tolto il calcio, e tutti sappiamo quanto invece è fondamentale. Rai Italia oggi è dentro Rai Gold con Rai News 24 e Rai 4 che però sono canali tematici mentre Rai Italia è un canale generalista e meriterebbe un'attenzione particolare e strategica". Parole sacrosante, cadute nel vuoto perché, in riferimento al calcio, a parte la risposta all'interrogazione dell'Onorevole Michele Anzaldi, la Rai non sembra, almeno fino ad oggi, aver compreso la gravità e le conseguenze del mancato acquisto dei diritti tv per l'estero.

La verità è che Rai Italia è sempre più abbandonata (basta leggere oggi il grido di dolore di Massimo Magliaro), considerata l'ultima rete (se anche l'Amministratore delegato dimentica di citarla... che significa?) a cui dedicare attenzione, risorse, ignorando che è destinata a un mercato estero, il che dovrebbe significare "promozione" del meglio dell'Italia, dal turismo alla cucina, per non parlare della lingua e della cultura; una mancata attenzione che sta a significare una sola cosa: i vertici Rai non hanno nessun rispetto verso il pubblico per cui è nata e destinata, gli italiani all'estero, ma soprattutto nessuna lungimiranza.

Sempre Verducci, ha ricordato a Salini che nonostante sia un argomento trattato da tempo, "si è persa traccia di Rai 'inglese': anche questo – ha sottolineato - è un tassello fondamentale del contratto di servizio". Carenze che contraddicono vocazione e potenzialità del servizio pubblico, la riconoscibilità nel mondo al servizio del Paese. La Rai, ha inoltre affermato Verducci, tra l'altro Vice Presidente della Commissione Istruzione e Cultura, dovrebbe avere la funzione di promozione culturale. Dovrebbe...

Ma una rete che non deve rispondere alla dura legge dell'auditel, non sembra avere alcuna accortezza nel proporre un palinsesto di qualità, all'insegna della cultura e dell'informazione; dovrebbe trasmettere il "meglio" della sua produzione, ma a parte rarissime eccezioni, spesso propone il "peggio". Certo, esiste un "Monitoraggio" di Rai Italia a cura del Ministero degli Affari Esteri svolto attraverso la rete diplomatica... chissà cosa raccontano quelli degli ultimi anni... chissà se ne tengono conto.

Ed oggi, non si ha alcuna considerazione delle critiche, le rimostranze e anche dei suggerimenti degli utenti... non hanno peso, visto che anche quello elettorale non è considerato minimamente. Lo conferma l'ultimo scippo: il Calcio di serie A.

All'inizio del suo incarico, l'attuale Direttore di Rai Italia, Marco Giudici, "dipendente Rai in uscita per limiti di età", presentando "L'Italia con voi" al CGIE, aveva speso parole meravigliose sullo studio... "un grande studio di Saxa Rubra, che è quello utilizzato per il programma serale di Bianca Berlinguer e nella mattina da Agorà ... uno studio di serie A della Rai, e questo è un buon segno di attenzione da parte dell'Azienda verso di noi"... a parte il fatto che il "segno di attenzione" dell'Azienda in riferimento allo studio... non sembra così rilevante (anche perché sembra essersi limitato solo a quello), ma forse Giudici non sa che in quello stesso studio si sono registrate diverse edizioni di "Sportello Italia" (il vero programma di servizio per gli italiani all'estero), per cui, nulla di nuovo!

Altro progetto di Giudici: coinvolgere volti noti della tv, come Giancarlo Magalli che avrebbe dovuto curare la rubrica della posta... dato quasi per certo, il progetto è poi sfumato. Capita.

Peccato che Giudici abbia tagliato completamente gli esperti che rispondevano a richieste sulla cittadinanza, le modalità di voto, l'assistenza sanitaria, le ricerche genealogiche, l'Inps... se non per sporadici spazi. Pensava che Magalli, pur preparatissimo, sarebbe stato in grado di affrontare temi simili? O pensa che dall'estero scrivano solo per avere delle dediche musicali?

Diciamo che la sensazione è quella di aver pensato più intensamente alla scenografia, ad avere come ospiti volti noti (che comunque il pubblico vede abbondantemente su ogni programma già trasmesso dalla Rai), a dare spazio a San Remo piuttosto che a riempire quei 90 minuti di contenuti di vero interesse per gli italiani all'estero... chissà se ricordano di ricordare le scadenza per le campagne red o di esistenza in vita per i pensionati, o se segnalano borse di studio per i giovani di origine italiana...

Certo, ci sono le storie raccolte in ogni angolo del mondo ed è riuscito a trasmettere il programma anche su altre reti Rai, quindi a concretizzare l'informazione di ritorno, ma è un'impresa riuscita anche a Piero Corsini.

C'era più attenzione, in passato, verso questa rete, anche dagli addetti ai lavori... audizioni (ai tempi di Claudio Micheloni e Fabio Porta, Presidenti dei Comitati dedicati agli italiani all'estero istituti al Senato e alla Camera), dibattiti e un occhio sempre vigile anche da parte del CGIE, pronto ad evidenziare carenze... in molti ricordano quanto Bruno Zoratto abbia reso difficile la vita a Massimo Magliaro (e di certo non per strumentazioni politiche!). Adesso, l'importante è essere invitati, raccontare i progetti per gli italiani all'estero, l'impegno di parlamentari e vari che possono poi approfittarne per un bel comunicato stampa. Foto munito.

Per cui, meglio far finta di niente. Chi ricorda che presentando la sua era, Giudici parlava di tribune elettorali dedicate ai parlamentari eletti all'estero, addirittura aveva chiesto a Bruno Vespa di condurle... concludere accordi è complicato anche per questioni economiche, mentre il budget di Rai Italia è fortemente provato, ma questo si sa, allora perché vendere fumo? Se non si hanno certezze, che senso ha sbandierare grandi progetti che non hanno mai visto luce?

Una tribuna elettorale può essere un progetto ambizioso, ma dedicare una rubrica settimanale al CGIE e ai Comites, non sembra poi così irrealizzabile... è stata fatta? A quanto sembra, della collaborazione tra Rai Italia e gli organismi di rappresentanza all'estero... si sono perse le tracce.

Tra i progetti raccontati dal Direttore di Rai Italia, anche la campagna "Io voto" in occasione delle ultime elezioni... volti noti del mondo dello spettacolo comparivano sullo schermo... "Io vado a votare... Io andrò a votare"... sfugge l'utilità di questi messaggi per gli elettori all'estero... una "inedita campagna di sensibilizzazione sociale", forse valida per chi vota in Italia...

Intanto, come ricordato anche da Riccardo Laganà, Consigliere d'Amministrazione della Rai, privare del Calcio circa 20 milioni di famiglie che all'estero sottoscrivono l'abbonamento con Rai Italia "secondo un prospetto di RAI COM, potrebbe far diminuire i ricavi a causa di una riduzione degli abbonamenti meno attrattivi senza il calcio"... magari lasciando spazio agli abbonamenti, a quanto pare sempre più numerosi, che all'estero sottoscrivono con Mediaset.

In sintesi, dopo quattro anni di gestione Giudici, al pubblico di Rai Italia, tolto il Campionato, di Serie A... rimane lo studio de "L'Italia con voi".

di Giovanna Chiarilli