Ripartenza e futuro. Il Next Generation Eu ha il potenziale di cambiare il volto dell'Italia e dei suoi territori per i prossimi cento anni. E il Trentino vuole essere uno degli esempi virtuosi. Ne è sicuro il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, che a breve si troverà a gestire insieme alla Provincia autonoma ingenti risorse in arrivo dall'Europa per spingere il territorio verso la sostenibilità verde, digitale e sociale. Un viaggio che sulla carta parte quasi in modo simbolico con la realizzazione a Trento di una circonvallazione ferroviaria per l'alta velocità.

L'opera, dal valore di oltre un miliardo di euro, ha trovato spazio nel Pnrr e "cambierà il volto della città per i prossimi cento anni", ha spiegato il primo cittadino nel corso del webinar ANSA-L'Adige sulle sfide e le opportunità dei fondi Ue. Proprio l'arrivo dei soldi del Recovery si intreccerà nei prossimi mesi con la necessità per le amministrazioni locali di programmare gli interventi da finanziare con i fondi strutturali Ue da qui al 2027. Una prova decisiva che il Trentino potrà affrontare contando sul 25% in più di risorse rispetto al 2014-2020, ma che al contempo necessita di una capacità di programmazione più spiccata rispetto al passato per scongiurare il rischio di 'ingorgo'.

Per una spesa efficace, i fondi Ue dovrebbero essere "pienamente integrati alla strategia di sviluppo sostenibile" del territorio, ha evidenziato Ianeselli, convinto che serva anche una "sostenibilità istituzionale" dell'Italia, dal governo ai comuni. Le priorità trentine comunque sono già fissate: innovazione, ambiente e sociale. In base all'analisi condotta dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa per conto dell'ANSA, nel periodo 2014-2020 la Provincia autonoma ha investito in iniziative riconducibili alla crescita sostenibile il 36% delle risorse europee a sua disposizione.

Alle azioni per la crescita intelligente è andato circa il 20% del totale dei finanziamenti (186,5 milioni di euro), di cui il 57,9% è stato usato per accrescere la competitività delle Pmi e il 29,17% per la ricerca e l'innovazione. "Ora vorremmo fare di più" con una "programmazione seria e puntale fin da subito per poter poi essere capaci di calare i progetti nella realtà", ha osservato l'assessore per lo Sviluppo economico, Achille Spinelli. A patto però che il governo metta mano alle riforme cruciali. In primis quelle della pubblica amministrazione, della giustizia e del fisco, invocate dal presidente di Confindustria Trentino, Fausto Manzana. E da Bruxelles il messaggio è di apertura: "Le decisioni sugli investimenti non vengono calate dall'alto" ma, ha assicurato il rappresentante del gabinetto del presidente del Comitato Ue delle Regioni, Pierluigi Boda, "sono il risultato di un dialogo" aperto tra le istituzioni Ue e il governo.