Buone, anzi buonissime notizie sono arrivate dall'analisi dell'Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor. Le statistiche degli ultimi mesi infatti hanno messo in mostra la nuova crescita del nostro vino. E nei mercati chiave gli ordini di vino italiano e francese hanno travolto qualsiasi altro concorrente. Ecco allora il mese di aprile che solo negli Stati Uniti ha toccato per il nostro export il +26%, numero che da solo supera ampiamente la media, anche se ancora non è riusciti a pareggiare le perdite dei primi due mesi dell'anno, infatti tra gennaio e febbraio il decremento è stato del -26%. Se i nostri prodotti vinicoli stanno attraversando un ottimo momento, per gli eterni rivali, e ovviamente si parla della Francia si tratta invece di un autentico boom visto che sempre sul mercato a stelle e strisce l'incremento ha raggiunto il 51%. Ma quali sono i vini italiani che stanno spopolando fuori dai confini nazionali? In grande crescita le bottiglie che fanno parte della 'fascia premium' con i fermi cresciuti del 19%, ma a valore mentre per il volume ci si ferma al +2% il che significa l'incremento sostanziale del prezzo medio. Il ritorno alla luce, se così si può definire dopo il terribile 2020, disastroso tra pandemia e dazi, complessivamente l'Italia per vendite è ancora davanti alla Francia con 538 milioni di euro contro i 534 dei vicini di casa. E l'accoppiata Italia-Francia rappresenta il dominio quasi assoluto (raggiungono i 2/3 del totale delle importazioni a valore) dal momento che gli altri concorrenti, se così si possono definire, attualmente stanno affrontando notevoli difficoltà. "La riapertura dei ristoranti negli Stati Uniti - ha spiegato Denis pantini, responsabile di Nomisma Wine Monitor - porta a un moderato ottimismo sulla ripresa. Inciderà anche la sospensione delle ritorsioni tariffarie che è stata decisa da USA e UE anche se questo accordo andrà a beneficiare gli altri vini dell'Europa, in quanto quelli italiano non erano stati inseriti nella lista". In generale, dopo che nel 2020 l'export italiano dei vini aveva fatto registrare una diminuzione del 2,2% con 6,3 miliardi di euro, si cominciano a vedere i segni della ripresa. E tra le regioni, per quello che concerne il primo trimestre, quelle che sorridono di più sono Abruzzo (+6,8%), Molise e Basilicata.