Salvo cambiamenti, secondo la Cgie di Mestre, lo sblocco dei licenziamenti per le grandi imprese scatta dal 1° luglio. E’ difficile preventivare cosa succederà. Nella memoria sul decreto Sostegni bis presentato alla Commissione Bilancio della Camera l’8 giugno scorso, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB) ha stimato che lo sblocco dei licenziamenti che prenderà avvio nei prossimi giorni porterà alla perdita 70mila posti di lavoro. Secondo il Presidente UPB, Giuseppe Pisauro, questi saranno concentrati prevalentemente nell’industria e "saranno plausibilmente scaglionati nel tempo man mano che si concretizzano le opportunità di turnover e di ricomposizione degli organici...”. Nel complesso, comunque, nonostante il blocco dei licenziamenti la diminuzione dell’occupazione è stata molto importante. Secondo l’Istat, infatti, tra il primo trimestre 2020 e lo stesso periodo di quest’anno il numero degli occupati è diminuito di 889 mila unità.