Da oggi, come risaputo, in Italia non c’è più l’obbligo di indossare la mascherina. Ma non è ancora il caso di cantare vittoria perché se i contagi dovessero risalire, “saremo costretti a rimetterle. Il monitoraggio ci consente di capire come evolve la situazione e semmai intervenire, anche reintroducendo misure”. Ad affermarlo ieri il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, intervistato dal quotidiano ‘La repubblica’. Ma al momento, comunque, la situazione permette questa ‘libertà’ che sembrava lontanissimo solo alcuni mesi fa: “I sistemi di monitoraggio guardano incidenza, trasmissibilità e cioé l'Rt e circolazione delle varianti. I primi due soprattutto sono indicatori di come si muove l'epidemia. Il report di venerdì scorso ci ha detto che per ora la situazione permette di toglierle. Abbiamo solo 11 casi per 100mila abitanti in 7 giorni a livello nazionale”, ha spiegato il numero uno dell’Istituto superiore di sanità che ha poi spiegato quale è una delle priorità: “L'importante è riprendere la scuola in presenza. Le modalità si vedranno in base al quadro epidemiologico. Il punto di partenza è che il distanziamento è importante. La mascherina dipenderà dalla circolazione”. Tra un paio di settimane i numeri diranno la verità e cioè se la scelta di vietare l’obbligo di indossare la mascherina è stata giusta oppure è stata una scelta azzardata. Staremo a vedere.