“La Forma della Felicità – Icone femminili del design italiano” è il nuovo progetto ideato dall’ambasciata d’Italia a Stoccolma in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura C.M. Lerici, con il quale entrambe prendono parte alla rassegna tematica annuale "Italian Design Day 2021", promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Per l’occasione fino all’11 luglio sulla rete dei trasporti pubblici di Stoccolma verranno esposti oltre duemila cartelloni pubblicitari dedicati a cinque donne italiane esponenti del design internazionale: Gae Aulenti, Lina Bo Bardi, Cini Boeri, Anna Castelli Ferrieri e Paola Navone. In una società sempre più interessata da cambiamenti che richiedono soluzioni basate su principi di sostenibilità, il design ha dimostrato di essere in grado di offrire una risposta vincente coniugando le opportunità offerte dalla modernità e il carattere unico della tradizione. “La Forma della Felicità – Icone femminili del design italiano” vuole dunque presentare alcuni esempi di innovazione e creatività che nel corso degli anni hanno contribuito alla nascita di opere senza tempo, compatibili con un mondo in costante trasformazione.

In particolare, il progetto adotta uno sguardo di genere, promuovendo il design italiano attraverso modelli femminili che hanno talvolta trovato un minore spazio di comunicazione in un modo declinato per lo più al maschile. Le cinque designer verranno presentate, oltre che sui mezzi di trasporto pubblico di Stoccolma, anche sui profili social dell’ambasciata d’Italia a Stoccolma e dell’Istituto Italiano di Cultura C.M Lerici, attraverso una serie di post nei quali verrà approfondita la loro capacità di valorizzare tecniche artigianali, produzioni locali e materiali naturali e sostenibili. Protagoniste di “La Forma della Felicità – Icone femminili del design italiano” sono dunque cinque designer italiane affermatesi per le loro opere fuori dagli schemi, divenute icone assolute del design internazionale. A ciascuna di esse è dedicato un manifesto, riprodotto in più copie, nel quale sono riportate una citazione e un’opera significativa della designer protagonista. Tramite QR code, i viaggiatori potranno inoltre collegarsi direttamente al sito dell’Istituto per una serie di approfondimenti su ciascuna designer. A Gae Aulenti si deve la progettazione della lampada Pipistrello, realizzata da Martinelli Luce nel 1965 e ancora oggi simbolo della sua capacità di mettere in discussione regole estetiche e funzionali apparentemente consolidate. Combinando infatti l’uso del metacrilato e le linee sinuose del diffusore, Gae Aulenti è riuscita a creare una delle prime lampade a luce dinamica della storia, reinterpretando in maniera anticonvenzionale un classico degli elementi d’arredo. Analogo genio creativo si ritrova in Cini Boeri, che nel 1987 ha dato forma a un’opera talmente innovativa da creare non poca diffidenza. La sua poltrona Ghost, progettata per FIAM e realizzata interamente in vetro, ha cambiato definitivamente le regole del design d’interni: rinunciando del tutto ai volumi ingombranti delle sedute tradizionali, la sua opera è oggi un simbolo di una bellezza unica, rivoluzionaria e solo in apparenza fragile. Un processo simile ha portato Lina Bo Bardi a mettere al centro funzionalità ed estetica, realizzando una seduta in grado di adattarsi alle esigenze più diverse. Progettando la Bowl Chair (1951), una semisfera orientabile in diverse posizioni e adagiata semplicemente su una struttura tubolare in metallo, Lina Bo Bardi ha saputo creare un’opera senza precedenti. Un’attenzione particolare ai materiali, alla forma e alla funzionalità sono i capisaldi dell’intera collezione di elementi di design che Anna Castelli Ferrieri, co-fondatrice di Kartell, ha progettato nel corso della sua vita. I suoi Componibili, ideati nel 1967 e divenuti celebri in tutto il mondo, costituiscono un’unica risposta alle più disparate esigenze d’uso e di produzione, rinunciando del tutto all’uso di viti e strumenti per il montaggio. Paola Navone, designer dal carattere poliedrico e anticonformista, è nota per la sua abilità nel combinare elementi provenienti dalle culture più diverse. La lampada Pinecone, che ha progettato per FontanaArte nel 2016, è infatti un perfetto esempio di come la tradizione e la modernità possano coesistere, dando vita a risultati unici e sorprendenti. Grazie alle sue linee moderne e sinuose e al suo diffusore realizzato mediante la tecnica del vetro soffiato ingabbiato, Pinecone è un’opera straordinaria, innovativa e capace di mantenere vivo il legame con un patrimonio dall’enorme valore storico e culturale. “La Forma della Felicità – Icone femminili del design italiano” si inserisce nell’ambito della rassegna tematica annuale Italian Design Day, finalizzata a promuovere il design italiano in tutto il mondo. Promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale a partire dal 2017, l’Italian Design Day vede la partecipazione delle rappresentanze diplomatiche all’estero quali Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura, che, attraverso una serie di eventi, danno voce a esponenti influenti del mondo del design italiano, al fine di promuovere modelli di creatività ed estro basati sui principi di sostenibilità, innovazione e bellezza, contribuendo così a aumentare la consapevolezza del ruolo dell’Italia nel panorama internazionale.