Lui, il direttore delle Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano Massimo Galli, di solito è sempre stato molto prudente sul tema del Coronavirus. Anzi, spesso è stato tacciato di essere anche troppo pessimista. Ieri invece, nel corso di un’intervista rilasciata durante il live Youtube del portale Fanpage.it, ha spiegato che è difficile che ci sia una terza ondata dovuta dalla variante Delta.

Il tutto, ovviamente, per via della campagna vaccinale: “Il mio ottimismo deriva dal fatto di avere comunque molti vaccinati, alcuni dei quali potrebbero infettarsi, ma nella quasi totalità dei casi non finirebbero né in ospedale, né in rianimazione né tanto meno al cimitero”. Galli ha fatto l’esempio del Regno Unito: è vero che i contagi sono in costante aumento, ma i ricoveri e il numero dei morti resta stabile. Se proprio dovesse esserci una nuova ondata, “non sarà nemmeno paragonabile a quella dell’anno scorso perché per fortuna di gente vaccinata ce n’è tanta”. Ma ovviamente il professore ha lanciato un appello alle persone affinché non arrivi il messaggio che la battaglia è stata definitivamente vinta. Insomma, bisogna continuare a rispettare tutte le norme anti-contagio, continuando per esempio a utilizzare le mascherine all’aperto in situazioni di necessità, ossia quando si palesa un rischio assembramento.

“Va comunque indossata – le sue parole - soprattutto se non si è per nulla vaccinati o se si hanno altre patologie. Ciò aiuterà a proteggere chi non è ancora immunizzato e i soggetti fragili”. Galli ha infine chiesto al governo e alle autorità preposte di potenziare due attività, da una parte il tracciamento dei contagi e dall’altra il sequenziamento dei virus per scovare tempestivamente nuove mutazioni.