E' "fortemente probabile" che si svilupperanno nuove varianti del Covid "più pericolose". Lo sostengono gli esperti dell'Oms nel consueto briefing da Ginevra sul coronavirus.  

Il comitato di emergenza dell'Organizzazione mondiale della sanità ha avvertito che nuove varianti di Covid-19 potrebbero diffondersi in tutto il mondo rendendo ancora più difficile fermare la pandemia. "Non è affatto finita", hanno affermato gli esperti dell'agenzia dell'Onu sottolineando "la forte probabilità che emergano nuove e forse più pericolose varianti che potrebbero essere ancora più difficili da controllare".

La Cina deve "collaborare di più" all'indagine sull'origine del coronavirus. Lo ha detto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel consueto briefing da Ginevra.

 "Speriamo che ci sia una maggiore cooperazione per andare a fondo di ciò che è accaduto", a Wuhan a dicembre 2019, ha detto il direttore generale dell'Oms chiedendo in particolare accesso diretto ai dati che finora Pechino ha negato.

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) mette in guardia sul rischio di una "catastrofe assoluta" se il pericoloso ritardo nella vaccinazione dei bambini a causa della pandemia di Covid-19 non verrà recuperato e se le restrizioni sanitarie verranno revocate troppo rapidamente.

"Nel 2021 abbiamo il potenziale per una catastrofe assoluta", ha avvertito oggi la dottoressa Kate O'Brien, direttore del dipartimento di immunizzazione dell'Oms a Ginevra. La pandemia ha costretto infatti a dirottare risorse e personale verso la lotta al Covid, e molti servizi sanitari hanno dovuto chiudere o ridurre l'orario. Le persone erano anche riluttanti a spostarsi per paura della contaminazione, quando le misure di contenimento non le vietavano.

I bambini non protetti e la revoca troppo rapida delle restrizioni sanitarie contro il Covid – che hanno anche parzialmente protetto alcune malattie infantili – stanno già avendo i loro effetti, con ad esempio focolai di morbillo in Pakistan, ha affermato il funzionario dell'Oms. Questi due fattori combinati sono "l'assoluta catastrofe contro la quale stiamo lanciando l'allarme ora, perché dobbiamo agire ora per proteggere questi bambini", ha sottolineato la O'Brien.