La prima domanda è molto semplice: perchè? La seconda: quanto ci guadagna? La terza e la quarta e le altre ancora variano dai soldi a una passione per lo sport con la esse maiuscola. Così si arriva a Joe Tacopina, avvocato di successo negli Stati Uniti trasformatosi nel tempo in imprenditore del calcio in Italia.

Una mutazione improbabile da qualsiasi altra parte del globo, ma partendo da New York tutto è possibile. All'inizio fu la Roma, poi divenne il Bologna, quindi il Venezia e infine, dopo una trattativa lunga e mai arrivata alla conclusione a Catania, ecco l'avvocato del calcio che sbarca a Ferrara per prendersi la Spal e promettere ai tifosi emiliani che l'obiettivo sarà uno solo: la serie A.

Legale di successo, il suo nome si unisce a diversi processi che hanno fatto rumore, come famosi sono stati, e continuano a esserlo, tanti suoi clienti a cominciare da Jay-Z il marito di Beyoncé, ma è stato anche nominato Humanitarian of the Year dal Rev. Al Sharpton. Poi tv e altro ancora, insomma una celebrity negli Stati Uniti che però ha scelto l'Italia, le sue radici, e il calcio. Protagonista della prima Roma americana ha poi portato in serie A il Bologna per diventare poi il primo presidente di squadre di calcio in Italia a centrare tre promozioni consecutive, con i rossoblù e poi il Venezia (due). Gli addii, non sempre indolori, da Roma, Bologna e Venezia non l'hanno allontanato dal nostro calcio, anzi, se si può dire lo hanno avvicinato ancora di più. Così eccolo tentare per mesi l'acquisto di un'altra società dal passato glorioso, il Catania, ma non riuscendoci non si è certo arreso. E dalla Sicilia è tornato in Emilia dove con il Bologna aveva centrato la serie A. Dalle Due Torri al Castello Estense di Ferrara, non per motivi turistici, ma per comprare la Spal. E questa volta ci è riuscito. "Inizia una nuova avventura dopo Roma, Bologna e Venezia - ha detto subito - ecco Ferrara città che mi è subito entrata nelle vene, la città e la tifoseria". Una feeling con i fans della Spal nato un paio di anni fa quando sulle tribune del Meazza assistette a una partita contro il Sassuolo. "La squadra - ha raccontato - era sotto 0-2, ma i tifosi non hanno mai smesso di incitare i propri giocatori: sono i migliori d'Italia, i più leali. Ho provato sensazioni pazzesche, incredibili, mai sentite prima".

Americano con sentimenti, almeno quelli calcistici, italiani, Tacopina ha guardato alle sue spalle e soprattutto al futuro al momento di diventare la nuova guida della Spal. "Mi hanno fatto piacere le parole del sindaco, uno stimolo a fare bene nel futuro - ha detto - poi il lavoro della famiglia Colombarini e del presidente Mattioli è stato eccezionale, dalla promozione in A alle strutture sportive. E se dalla famiglia Colombarini ho rilevato il testimonial l'ho fatto per riportare la Spal nella massima categoria. Io sono abituato a mantenere le promesse e voglio portare la Spal in A entro tre anni". Con l'entusiasmo simile a quello di chi arriva per la prima volta alla guida di un club di calcio, ma con l'aggiunta, fondamentale, dell'esperienza di chi sa cosa vuol dire essere promossi, Joe Tacopina ha dato il via a una nuova era a Ferrara. L'era italo-americana che porta con sè un altro imprenditore a stelle strisce, Pat Carroll, che lavora nell'ambito immobiliare: uniti con l'obiettivo, oltre alla serie A, di trasformare il club Spal in una società senza confini.