Green pass si, green pass no: non si placa il dibattito sulla necessità di estendere o meno la diffusione del "lasciapassare verde". Nelle ultime ore, la Lega, storicamente contraria alla "certificazione", sembra averci ripensato. Lo si percepisce dalle dichiarazioni contrapposte di chi, come il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti immagina addirittura un’estensione del passi (che "va nella direzione di garantire condizioni di sicurezza" ha detto) e chi, all’opposto, come Claudio Borghi, minaccia addirittura di non votare la fiducia qualora il governo dovesse decidere di blindare il provvedimento.

In mezzo c'è il leader del Carroccio, Matteo Salvini, il quale ha sì ribadito il suo no ad "obblighi, multe e divieti", ma è apparso comunque pronto a cambiare i toni della contesa, proprio alla luce della delicata posizione emersa all'interno del suo partito. Una posizione che non ha però convinto il Pd: "La Lega la smetta di fare il doppio gioco" è stato il diktat del Nazareno. Dura e contraria invece è rimasta Giorgia Meloni la quale ha criticato "il regime di terrore voluto dalla sinistra di governo". Infine Giuseppe Conte, leader del Movimento, il quale, dal canto suo, ha aperto alla possibilità di rendere la vaccinazione obbligatoria.