di Niccolò Magnani

C'era un piano strutturale ed eversivo per rimuovere il Governo Conte e fare emergere una sorta di "Governo di Liberazione Nazionale": sarebbe questo il patto messo a punto il 10 ottobre 2020 tra Forza Nuova, No Vax e No Mask. Così oggi su "Repubblica" Paolo Berizzi inquadra la situazione secondo fonti e teorie (ancora molte da dimostrare) sul partito di estrema destra protagonista negli scorsi giorni dell'assalto alla sede Cgil a Roma, all'interno della vasta manifestazione "No Green Pass" contro l'obbligo del certificato al lavoro.

Per quei fatti indaga la magistratura che ha già provveduto agli arresti, tra gli altri, di Roberto Fiore e Giuliano Castellino, tra i volti più noti di Forza Nuova presenti attivamente a Roma nell'assalto al sindacato "rosso". Secondo le fonti di "Rep" in realtà la minaccia eversiva sarebbe venuta da lontano, precisamente dall'ottobre 2020: il 10 ottobre di un anno fa i capi di Forza Nuova, insieme a No-Vax e No-Mask, diedero vita ad una sorta di "esecutivo ombra" che, nei loro piani, avrebbe dovuto sostituire il governo Conte. Scrive Berizzi, «Un'iniziativa che, riletta adesso – dopo la violenta azione eversiva di sabato scorso con l'attacco ai palazzi delle istituzioni e l'intenzione dei manifestanti No Green Pass di occupare palazzo Chigi e il Parlamento, come poi hanno fatto nella sede del primo sindacato italiano – suona quasi profetica»."

Fiore 'ministro ombra degli Esteri", Castellino "ministro ombra per l'Attuazione del Programma" e poi ancora il presunto "ministro della Giustizia" Carlo Taormina e l'ex Avanguardia Nazionale Vincenzo Nardulli al dicastero ombra "Sport e Tifosi". Un Governo di "Liberazione Nazionale" contro la «dittatura sanitaria del Governo Conte-2»: così veniva definito un ano fa e ora risuona quantomeno inquietante alla luce dei fatti di oggi. Domenica 10 ottobre 2020, presso l'Hotel Parco Tirreno sulla via Aurelia, a Roma, viene annunciato il "Governo di Liberazione Nazionale" con un patto tra estrema destra, No Vax, gilet arancioni con presente anche l'ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo. «Vogliamo liberare l'Italia dalle mascherine e dalla dittatura sanitaria», annunciavano gli organizzatori del Governo "ombra". All'epoca era sembrata una bravata di marketing politico per protestare contro il Governo, riletta oggi da "Repubblica" fa sorgere il dubbio sul piano preparato da lontano.

«Il primo atto ufficiale del governo, pare di capire, è stato l'assalto squadrista alla Cgil. Ma quattro giorni fa i "liberatori" puntavano ancora più in alto. Al Parlamento e a palazzo Chigi. "Oggi prendiamo Roma". Sono le ultime parole di Castellino prima di essere arrestato», conclude Berizzi nella sua ricostruzione, ribadiamo senza ancora la conferma concreta dei fatti, sul "piano eversivo di Forza Nuova".