L’affossamento del ddl Zan rischia di “incancrenire” i già tesi rapporti tra M5S e Italia viva, con i grillini che non hanno mai perdonato a Matteo Renzi di aver provocato la crisi del Conte bis. “La votazione di ieri (mercoledì 27 ottobre, ndr) al Senato non è stato un piccolo incidente di percorso, è successo qualcosa di pesante, grave per milioni di italiani. Ma dal punto di vista politico è una conferma che il Pd non può seguire ancora Renzi, perché non è affidabile”, ha sbottato a IlGiornale.it Azzurra Cancelleri, deputata e segretaria di presidenza alla Camera del movimento. A Palazzo Madama “è nata una nuova maggioranza”, ha evidenziato, dal canto suo, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, puntando il dito contro lo scivolamento dell'ex rottamatore verso il centrodestra Accuse pesanti, che però il fondatore di Iv ha rispedito al mittente. “Ci sono stati almeno 40 franchi tiratori. La legge è stata affossata da Pd e M5S” ha replicato il diretto interessato. Resta il fatto che per una volta, la bocciatura del disegno di legge ha ricompattato i grillini contro quello che da più parti viene identificato come il “nemico numero” uno della causa pentastellata. Per dirla in altre parole, nel M5S si sta registrando un'inedita unità di intenti con la richiesta a Letta di chiudere il dialogo con Italia viva. Dal canto suo il segretario dem è apparso titubante: accettare il diktat grillino oppure procedere con la politica di alleanza allargate, tenendo dentro anche Iv?