Di LUCIO FERO

Otto mesi di governo Draghi. Draghi premier garanzia che arrivano (25 mld già arrivati) i soldi della Ue, Draghi premier garanzia fiducia dei mercati per l’Italia, Draghi premier perché il sistema dei partiti non riusciva (e non riuscirebbe) a formare un governo decente e stabile. Draghi premier che porta a casa i miliardi e il risultato di una vaccinazione di massa anche se non totale. Draghi che il Pil viaggia a più 6%, Draghi che va a spendere (in deficit) 30 e passa miliardi nel 2022, di cui 8 di meno tasse e altri per protezione da disoccupazione anche per i lavoratori autonomi e altri (non pochi) per finanziare imprese…Eppure i partiti non ne possono più. Non ne può più M5S: Draghi premier è l’antitesi della loro propaganda e governo Draghi vuol dire il rovesciamento della buona novella a 5 stelle, quella che annuncia ci sia solo e soprattutto ricchezza da distribuire dopo averla tolta alle “caste”. Governo Draghi pone il problema della produttività e della sostenibilità della spesa. Anzi qualifica spesa buona e utile solo quella produttiva e, ancor peggio per M5S, quella per infrastrutture. A M5S governo Draghi toglie acqua per nuotare ed M5S si fa pesciolino annaspante. Ma M5S non può andare ad elezioni anticipate, scoprirebbe quel che già sa: di essere un terzo di quel che era ne 2018. Allora Conte può pensare di mandare Draghi al Quirinale, così da “liberare” la guida del governo. Ma i gruppi parlamentari di M5S lo votano Draghi presidente della Repubblica? Non ne può più Salvini, ma si adatta più di quanto possa fare Conte e M5S. Alla Lega Draghi ha smontato l’idea delle pensioni pagate dalla fiscalità generale (altro non era Quota 100). Ma quanto dura Draghi governo? Forse neanche tutto il tempo di Quota 102, forse neanche tutto il 2022. E poi, mandato Draghi al Quirinale, nel 2023 si vota. Si vota e la destra vince. Vince? Vince davvero? Salvini non lo sa più e un dubbio corre sulla schiena Salvini-Meloni: vinciamo lo stesso se Recovery Plan davvero si applica? E, brivido ancor più freddo, se vinciamo Recovery Plan secondo regole europee dobbiamo applicarlo noi? Non ne può più il Pd che giura “Agenda Draghi è la nostra agenda” ma in realtà considera “di destra” la politica economica e sociale modello governo Draghi. E quindi il Pd dice di voler tenere Draghi al governo almeno fino al 2023, però lo manderebbe volentieri al Quirinale in un classico promuovere per rimuovere. Il sistema politico italiano è fatto di tavoli di compensazione e distribuzione e, contemporaneamente, di alto tasso di propaganda. Draghi è ostacolo ad entrambi. Il sistema politico italiano, se solo potesse, Draghi lo vorrebbe a casa. Non potendo raggiungere il suo obiettivo, non qui, non ora, il sistema politico italiano studia e si arrovella su cosa gli convenga di più o gli faccia meno danno: Draghi ancora premier o Draghi presidente della Repubblica. Pronto comunque il sistema politico italiano a infilzare alla prima chiama una candidatura Draghi o a costruirgli intorno una crisi di governo permanente se resta a Palazzo Chigi