Reddito di cittadinanza: si cambia. Nella riunione sulla messa a punto della nuova Manovra, tenuta ieri a Palazzo Chigi ed alla quale hanno preso parte (con i rappresentanti del Mef) il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ed i ministri Andrea Orlando (Lavoro), Stefano Patuanelli (Agricoltura) e Renato Brunetta (Pubblica amministrazione), il governo ha confermato il meccanismo del "decalage" della misura simbolo del Movimento 5 Stelle.

Secondo quanto stabilito, il decalage dell'assegno di sostegno scatterà dopo il rifiuto di una offerta di lavoro congrua. “Per noi era fondamentale che partisse dopo il primo rifiuto e non in modo automatico" ha spiegato il ministro grillino Patuanelli. Ancora, sempre a palazzo Chigi sono stati messi a punto interventi a favore delle famiglie numerose e con più minori a carico. La scala attuale che assegna valore 0,4 agli adulti e 0,2 ai minori "penalizza, senza alcun motivo, le famiglie con minori e/o numerose" ha, infatti, affermato il Comitato scientifico sul reddito di cittadinanza che propone di equiparare adulti e minori a 0,4. Lo stesso organismo ha proposto inoltre di ridurre a 5 anni il tempo di residenza minima per gli stranieri che accedono al reddito. Nel corso della seduta sono stati, infine, Mario Draghi rivisti i requisiti di età per l'anticipo pensionistico con “Opzione Donna”.

In base a quanto ha riportato la norma della manovra dovrebbe essere modificata rispetto all'ipotesi iniziale e il criterio di età per accedere alla misura dovrebbe essere abbassato, come aveva già aveva anticipato, nei giorni scorsi, il ministro Andrea Orlando. Nella ipotesi iniziale l'età per Opzione donna si alzava a 60 anni e invece dovrebbero essere confermati i parametri attuali di pensionamento anticipato con 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti e 59 anni per le autonome.