La vita è organizzata sulle 24 ore.

Al centro di questo ritmo regolare c'è l'orologio circadiano, un segnatempo presente praticamente in ogni tipo di organo, tessuto e cellula. Quando un orologio va storto, possono verificarsi disturbi del sonno o una varietà di malattie. Una scoperta della Northwestern University potrebbe aiutare a capire come questo orologio sia collegato ai cicli giornalieri: è stato infatti identificato un nuovo gene, chiamato Tango10, che è fondamentale per i ritmi quotidiani.

Questo gene è coinvolto in un percorso molecolare attraverso il quale l'orologio circadiano centrale (gli "ingranaggi") controlla l'output cellulare dell'orologio (le "lancette") per controllare i cicli sonno-veglia quotidiani. Sebbene la ricerca sia stata condotta utilizzando il moscerino della frutta Drosophila melanogaster, i risultati, secondo gli studiosi, hanno implicazioni per gli esseri umani.

La conoscenza di come funziona questo percorso potrebbe portare infatti a terapie per aiutare a trattare i problemi del sonno e potrebbe far luce sulle malattie umane legate all'orologio circadiano, come la depressione, le malattie neurodegenerative e quelle metaboliche. Quando gli studiosi hanno eliminato questo gene, la mosca ha perso il suo normale ritmo di comportamento sulle 24 ore. Alcune correnti di potassio sono state ridotte e probabilmente hanno portato a neuroni iperattivi e hanno contribuito a una perdita del ritmo regolare. In condizioni normali, invece i livelli della proteina Tango10 salgono e diminuiscono con il ritmo circadiano. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista scientifica Pnas.