E, adesso, cosa rischia la Juve? In merito alla questione plusvalenze, bisogna fare un salto nel recente passato. Nel 2008, ad esempio, Inter e Milan furono prosciolte poiché risultò impossibile quantificare “il valore dei diritti di cessione dei calciatori professionisti, in assenza di parametri di riferimento certi o adeguatamente condivisi”. Nel 2018, invece, nel mirino finì il Chievo, che fu penalizzato di tre punti (l'accusa ne chiese 15) per “reiterata violazione ed elusione delle norme di prudenza e correttezza contabile”.

Resta da capire la portata dell'operazione Prisma: a regolare le plusvalenze è l'articolo 31 del Codice di giustizia della Figc, ma poi c'è da considerare la discrezionalità dei giudici. Ecco, dunque, che la Juve rischia da un'ammenda con diffida (“Fornire informazioni mendaci, reticenti o parziali o mettere in atto comportamenti comunque diretti a eludere la normativa federale in materia gestionale ed economica”) a una penalizzazione ("Chi tenti di ottenere l’iscrizione a una competizione cui non avrebbe potuto essere ammessa") fino all'esclusione dal campionato. Dal punto di vista penale, infine, è ancora troppo presto per sbilanciarsi: è necessario attendere gli sviluppi.