Di MATTEO FORCINITI

Una serata per rincontrarsi all’insegna delle ricette familiari accompagnate dalla musica. Si è svolta a Carmelo una lezione aperta al pubblico organizzata presso la Società Italiana con la collaborazione delle altre due associazioni che operano sul territorio, Circolo Trentino e Progenie d’Italia.

L’evento ha raccolto dopo i mesi di chiusura dovuti alla pandemia soci, amici e i numerosi simpatizzanti del Bel Paese in questa cittadina del dipartimento di Colonia in Uruguay. La serata si è incentrata sulla lezione tenuta della professoressa Griselda Osores dedicata a un simbolo della pasticceria italiana: il tiramisù. Questo dolce famosissimo a base di biscotti savoiardi, zucchero, uova, mascarpone, caffè e cacao amaro proprio un mese fa ha perso i suoi creatori, Aldo Campeol e la moglie Alba, i proprietari del ristorante “Le Beccherie” di Treviso, scomparsi a distanza di due settimane uno dall’altro. Fu all’interno di questo ristorante dove alla fine degli anni sessanta venne inventato dalla coppia veneta insieme allo chef Roberto Linguanotto il celebre tiramisù apprezzato in tutto il mondo.

Tante altre sono state poi le preparazioni elaborate dalle tre associazioni e presentate al pubblico tra cui bruschette, torte tirolesi, strudel, tortei e struffoli. Alla parte gastronomica ha fatto seguito uno spettacolo musicale con canzoni italiane interpretate da Leandro Giribone e Luján Caquias.

“La cucina è una parte fondamentale della nostra identità e per un’associazione come la nostra è doveroso cercare di darle la massima diffusione attraverso molteplici iniziative come questa” ha commentato Miguel Bombaci, presidente della Società Italiana Vittorio Emanuele II ricordando la storia della sua famiglia segnata dal tradizionale pranzo della domenica con gli immancabili ravioli a casa dei nonni siciliani. “Noi dobbiamo cercare di diffondere tutto questo grande patrimonio gastronomico italiano cercando di far scoprire le diverse specialità regionali e andando oltre i classici esempi conosciuti in Uruguay e che ormai formano parte integrante della cultura nazionale come la pasta e la pizza. L’Italia però offre tanto altro che merita di essere conosciuto” ha puntualizzato Bombaci.

“Qui a Carmelo la cucina continua ad essere molto importante considerando anche che la maggior parte della popolazione ha origini italiane” ha spiegato Teresa Gazza del locale Circolo Trentino aggiungendo: “Noi cerchiamo sempre di diffondere la gastronomia italiana e in modo particolare quella trentina, è un compito che ci viene quasi naturale dato che le persone quando iniziano a frequentare il circolo portano subito le loro ricette familiari con noi per condividerle. Tutto questo rappresenta un modo per ricordare la propria storia”. “Credo che Carmelo sia un buon esempio di unione tra le diverse realtà italiane” -ha concluso la rappresentante trentina. “Iniziative come queste sono molto importanti perché ci uniscono e ci consentono di diffondere obiettivi che abbiamo in comune”.