Nel giorno in cui il presidente Sergio Mattarella sottolinea come i cittadini e le istituzioni abbiano un impegno globale a favore di quello che viene definito "l'italiano di domani", ecco arrivare la proposta di Fratelli d'Italia, per mettere al riparo l'idioma di Dante dall'avanzata dei "forestierismi". Un vero e proprio appello del partito di Giorgia Meloni, affidato al vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, di calendarizzare quanto prima la proposta di legge per l'introduzione della lingua italiana nella Costituzione, in modo, così, da eliminare le parole straniere (come, ad esempio, jobs act, volontary disclusure, family act, bail in, bail out, smart working ecc) presenti negli atti del Parlamento ma anche in quelli del governo.