Sì. Ha vinto la legalità. Quella di ieri era una giornata molto delicata per la politica italiana, chiamata a esprimersi in maniera definitiva su uno dei casi più spinosi degli ultimi anni. Ma alla fine il dado è stato tratto: l'Aula del Senato ha approvato con 132 voti favorevoli e 126 contrari l’ordine del giorno a prima firma della capogruppo Pd Simona Malpezzi che ha fatto decadere il senatore del gruppo Misto Adriano Cario, la cui nomina nella circoscrizione Estero-ripartizione America meridionale nel 2018 in merito a migliaia era stata contestata per migliaia di schede elettorali falsificate.

L'ordine del giorno, votato a scrutinio segreto, chiedeva di non convalidare quell'elezione in difformità da quanto proposto dalla Giunta per le elezioni che invece ne proponeva la conferma. Un'altra mozione, sempre del Pd e con un'argomentazione diversa (ma sempre a favore dell'approvazione della relazione della Giunta delle elezioni che si era pronunciata per la decadenza di Cario) è stata respinta (133 voti contrari, 127 favorevoli e 4 astensioni). Cosa succede ora? Di certo, Cario ha perso la carica e nei prossimi giorni sarà attribuito il suo seggio a chi ne prenderà posto in Senato. In pratica la Giunta delle elezioni e immunità parlamentari ha chiesto più tempo per approfondire il caso. Ma sembra scontata la nomina di Fabio Porta (Pd), suo ‘avversario’ nelle contestate votazioni del 2018 e colui che ha portato alla luce i brogli elettorali, riscontrati anche dalla Procura di Roma che ha aperto un’indagine contro ignoti.

Di certo la decadenza di Cario è andata di traverso a qualcuno. Dopo il voto Maurizio Gasparri, presidente della Giunta delle elezioni, ha riferito alla presidente del Senato Elisabetta Casellati di una discussione svoltasi in Giunta sul fatto che la votazione dei due ordini del giorno, a giudizio di alcuni componenti, fosse contraddittoria: “L'Aula ha votato due cose che hanno contenuti distinti. La Giunta non è in grado di prendere provvedimenti seri sulla attribuzione del seggio”.

La replica della Casellati: “Non mi piace molto questa discussione. La Giunta ha discusso, io avrei preferito che le obiezioni fossero state fatte subito, non sono dell'avviso di rifare una votazione già fatta in base a una decisione inappellabile. Se ci fossero state obiezioni si sarebbe dovuto discutere in aula”. Per la Casellati i due ordini del giorno non erano in contraddizione, essendo stati presentati dalla stessa parlamentare (la Malpezzi). “Il senatore Cario è decaduto, ora la Giunta si prenderà tutto il tempo necessario per effettuare tutti quelli che sono gli approfondimenti del caso”, la chiosa.