Franco Esposito

Conti in profondo rosso, un buco milionario. Ventisei milioni di fatture non pagate per costi di “vigilanza e portierato” nei palazzi della Regione Sardegna. Ma è solo la fetta più cospicua del debito. Definire allegra la gestione Christian Salinas, il presidente che ne combinò più di Carlo in Francia tra lockdown e aperture improvvide di locali a Porto Cervo, è un tenero eufemismo. Siete pregati e invitati, amici lettori, a registrare questa, davvero esilarante, unica, se non fosse una delle spese folli autorizzate da Salinas. 

La Regione Sardegna ha speso oltre 106mila euro. Ma sapete per cosa? Questo è il costo di stampe e fotocopie in eccesso. L'assessorato agli Enti pubblici aveva stabilito con il fornitore una spesa forfettaria di 48mila euro. Ma nel 2019 si è caricata del triplo rispetto all'accordo e alla previsioni. La Regione dovrà provvedere al saldo. Vale anche, ovviamente, anche per il clamoroso buco in bilancio. Il Consiglio della Sardegna ha votato recentemente per coprire l'enorme buco, un'autentica voragine. Secondo i soliti bene informati, Salinas sollecitato dalla Corte dei Conti a pagare. 

La lista dei debiti attizza la robusta furiosa contestazione delle opposizioni, guidate da Massimo  Zedda, leader della Destra in Sardegna. “L'assessorato non ha impegnato un euro in sintonia con la legge”. C'è poi il parere dei magistrati contabili. Il 26 novembre le Sezioni riunite della Corte dei Conti hanno indicato più di un rilievo nella relazione di verifica del rendiconto della Regione Sardegna per il 2020.  

I magistrati rammentano innanzitutto che dal 2011 “non è stato ancora costituito il collegio dei revisori. La mancata costituzione penalizza l'operato della Corte dei Conti e priva la Regione di un importante istituto di controllo”. Quei ventisei milioni di buffi, ma anche dodici Alfa Romeo Giulietta noleggiate nel 2019 dagli Enti Locali. Tra leasing e gomme, spesi 78mila euro per dieci mesi. E 160mila di telefonia fissa, da aprile 2019 a ottobre 2020. 

Se pensate che sia finita, sbagliate di grosso. Avete equivocato, con Christian Salinas l'allegra gestione è uno stile di governo, un dato di fatto che chiaramente sconfina nella truffa. Guardiamo insieme. Diciassette milioni “per consumo idrico” nel 2019. I politici della Sardegna accusano i tecnici, loro hanno sbagliato, non noi. Ma sindacato dirigenti e direttivi fanno pressing sul governatore regionale. Salinas accusato di “cattiva  gestione delle nomine”. Il linguaggio politichese non passa mai di moda. In Sardegna, al contrario, è il tipo di parlata dominante. 

Il sindacato dirigenti non le manda a dire; le dice e punto. “La situazione viola  legge e  buonsenso e costituisce grave violazione dei principi di buon andamento”. É indubbio che sui conti 2020 della Regione abbia pesato il Covid 19. La pandemia ha ridotto le entrate per 458 milioni. Una botta tremenda, e questo va doverosamente detto. Ma non giustifica lo sperpero di quattrini e il clamoroso buco in bilancio della Regione Sardegna. 

Le Sezioni riunite della Corte dei Conti, per quanto attiene ai fondi delle politiche sociali, 97,7 milioni, e il settore agro-pastorale, 18,3 milioni, mettono l'accento su   “la coerenza temporale, fra disponibilità delle risorse e il loro impiego, è risultata ulteriormente indebolita da inefficienze aggravate dall'emergenza sanitaria. E qui l'imputato principale diventa la burocrazia. 

Sulla razionalizzazione delle partecipazioni, la Corte dei Conti ribadisce “la necessità di una celere conclusione  delle liquidazioni”. Non solo, ma anche “una nuova ricognizione delle partecipazioni”. Nel 2020 i debiti non riconciliati erano il sei per cento del totale; in lieve miglioramento nel 2019, con un più nove per cento. La crescita ha attirato l'attenzione dei magistrati contabili: sottolineate le “evidenti criticità nella redazione nel bilancio contabile della Regione Sardegna”. 

Criticità di milioni di euro, e pure tanti. Un buco quasi senza fondo. “Difficoltà informatico-organizzative e partite da riconciliare”, detta la linea da seguire la Corte dei Conti. L'allarme è lanciato, Salinas chiamato a provvedere. “Le criticità evidenziate, se non adeguatamente gestite, rischiano di inficiare l'utilità del documento”. 

Palese l'avvertimento, mettetevi in regola, voi della Regione Sardegna. Altrimenti, cari allgrotti amministratori, vi ritroverete in un mare di guai. Il governatore Salinas promette che colmerà il buco. La Regione salderà. Ma al momento non si capisce come. Forse, chissà, copiando il Comune di Napoli. Dove pare intervenga lo Stato per azzerare (o quasi) il vasto passivo di bilancio. Comunque meno pesante di quello della Regione Sardegna. De Magistris e i suoi predecessori l'hanno fatta meno grossa di Salinas.