"Per ulteriori dosi booster di vaccino anti-Covid si prenderanno in considerazione tutte le evidenze scientifiche rispetto anche al declino dell’immunità, su cui sono in corso vari studi. Il modello teorico può essere quello della vaccinazione antinfluenzale con richiami annuali". Lo ha detto il direttore generale dell'Aifa, Nicola Magrini, in audizione in videoconferenza in Commissione Igiene e Sanità del Senato. “Valutare la copertura immunologica solo con gli anticorpi e correlarla alla dose booster è una decisione di salute pubblica in via precauzionale - ha spiegato -. Visto che verosimilmente dai dati disponibili la copertura di memoria è in essere ben oltre i 5/6 mesi”. Tra i temi al centro dell’audizione, anche quello relativo alla variante Omicron del coronavirus. “Cercheremo di capire se la sua maggiore diffusività genererà una variante più o meno grave della precedente, perchè ci sono anche segnali che possa essere meno grave di Delta”, ha riferito Magrini. Inoltre, rispetto all'efficacia delle armi terapeutiche attuali contro la medesima mutazione del virus, “le prime segnalazioni sono eccellenti e hanno riguardato un monoclonale Gsk” che ha superato il cosiddetto “test Omicron”. E “anche il dato sul dosaggio Pfizer è rassicurante: attendiamo altre conferme, e ieri l'Oms si è espressa sul fatto che Omicron sembra controllabile con gli strumenti attuali”, ha precisato. In relazione a Omicron, comunque, “questi dati, dopo le nubi nere con cui si era annunciata la nuova variante sembrano invece molto rischiarare".