DI RICCARDO GALLI

Super bonus edilizio: se spendi 100 per migliorare qualità (energetica-funzionale-estetica) di casa o del palazzo lo Stato ti rimborsa 110. E se spendo 80 o 70 o perfino zero? E se, avendo speso 80 o 70 o perfino zero, dico allo Stato ch ho speso 100? Quello, lo Stato, sempre 110 mi dà. E come glielo dico che ho speso 100 quando ho speso in realtà 80 o 70 o perfino zero? Elementare…Con una bella fattura falsa. Con la fattura falsa si prendono i 110 e si spartiscono tra l’azienda che l’ha emessa la fattura falsa e tra il proprietario dell’immobile. Fattura gonfiata o proprio inventata, piatto ricco il 110, quindi mi ci ficco.

In quanti ci si sono ficcati? Ad ora Agenzia delle Entrate ha contato fatture false per circa un miliardo di euro, ad ora. E’ l’avanguardia e poi la prima ondata, il grosso deve ancora venire. Senza contare (perché di fatto non contarli?) i costi indebiti degli accordi tra committente ed esecutore dei lavori. Se paga lo Stato il committente proprietario non sta a badare ai costi dei materiali e degli interventi, se paga lo Stato una pompata ai costi da parte di chi esegue i lavori non trova ostacoli e obiezioni da parte del cliente.

Fatture false per un miliardo, per ora e costi gonfiati tanto paga lo Stato. Quindi 110 per cento super bonus da abolire e condannare? No, proprio no. Magari 110 per cento da limare e portare almeno al 1oo per cento delle spese fiscalmente rimborsate. Il resto tu chiamali, se vuoi, danni collaterali. Lo Stato che ti rimborsa più di quanto spendi e nessuno o quasi che ci inzuppa il pane? Cadrebbero in tentazione i tedeschi e, suvvia, siamo in Italia.