di Matteo Forciniti

 

Pochi giorni fa è stata una giornata di grande di festa a Paysandú, città del nord ovest dell’UruguayLa Escuela numero 57 ribattezzata “Italia” ha celebrato il suo centesimo anniversario con l’evento istituzionale a cui hanno partecipato le più importanti autorità scolastiche del dipartimento oltre a quelle ministeriali.

Questa scuola nacque il 21 ottobre del 1921 all’interno di una zona rurale abitata prevalentemente da italiani e proprio per questo motivo, nel 2019, arrivò il riconoscimento simbolico nel cambio di nome dopo un lungo iter legislativo.

In prima fila nella richiesta del cambio del nome e adesso anche nei festeggiamenti per il centenario c’è stata l’Associazione Lucana di Paysandú con cui la scuola intrattiene una proficua collaborazione come racconta a Gente d’Italia il presidente Martin Lamarca: “Essere presenti ai festeggiamenti e vedere tutta la felicità dei bambini per noi è stato senz’altro motivo di grande orgoglio perché tutta la comunità italiana è molto affezionata a questa scuola. Il nostro è uno dei dipartimenti dell’Uruguay con la più alta incidenza di popolazione di origine italiana che la possiamo trovare in più del 60% della popolazione. Questo nome per noi così speciale lo avrebbero potuto prendere tutte le altre scuole eppure solo questa ci è riuscita”. Il perché è semplice da capire e riguarda le particolarità del territorio che ospita il centro educativo. “Questa zona ha un legame speciale con l’Italia. Nei secoli scorsi qui si stabilirono tanti immigrati provenienti da diverse regioni avviando una grande produzione agricola soprattutto con la frutta. Nel tempo le caratteristiche sono cambiate ed è diventata una zona industriale che ha saputo accogliere anche molti operai italiani. A partire dagli ultimi anni tutta l’area è stata interessata da un forte sviluppo, oggi italiani ne restano pochi anche se ci sono tantissimi discendenti”.

Proprio per via di questo storico rapporto l’associazione lucana da tempo collabora con la scuola partecipando al gruppo formato da genitori e insegnanti che si occupa del miglioramento della parte edilizia e delle infrastrutture intervenendo ogni volta che è necessario: “Anche se il nostro gruppo è legato alla Basilicata in realtà noi cerchiamo di unire tutti gli italiani al di là delle differenze regionali. Ecco perché partecipiamo attivamente alla vita di questa istituzione che per noi ha qualcosa di molto speciale”.

“La nostra scuola è fortemente legata al territorio dove è nata” afferma la direttrice Cecilia Cabillón ripassando una storia iniziata nel lontano 1921. “Dopo una lunga battaglia accompagnata da una ricerca storica che abbiamo realizzato, siamo riusciti a far cambiare il nome e già questo rappresenta un traguardo notevole. Poter celebrare oggi questo importante anniversario è un motivo di grande soddisfazione nel ricordo dei fondatori. Il nostro obiettivo è quello di poter mantenere un rapporto con l’Italia che passi attraverso la cultura”.