di Franco Esposito

Aumentano i positivi. Diciotto piccoli infettati negli asili nido a Napoli. Settanta in alcune scuole elementari. Dilaga il Covid nelle scuole napoletane. Duecento casi nell'ultima settimana. Chiara purtroppo la conclusione: il contagio circola tra gli studenti. Nell'ambito di una giornata, quella di ieri, che ha registrato 2.650 positivi. Il tasso di postività è al 5,30%; sette i decessi. 

I maggiori casi di contagio riscontrati al liceo scientifico Mercalli; sette alla scuola media Carlo Poerio, sei alla Sequoia bilingue, nove al Convitto Vittorio Emanuele, altrettanti all'istituto Falcone. Centottantasei gli studenti contagiati, 14 i docenti positivi. Il rapporto è di 41 studenti per 4 docenti. Cosa accadrà a gennaio, alla riapertura delle scuole? Facile la previsione, purtroppo inquietante: si tornerà allal didattica a distanza, che non piace a nessuna. Quindi, scuole chiuse, colpite da omicron. 

L'ultima variante in ordine di tempo sta provocando disastri in Campania. Malgrado il governatore Vincenzo De Luca stia ponendo in essere drastiche misure per combattere questo maledetto omicron. Intanto, otto scuole rientranti nel territorio dell'Asl Napoli 3 Sud saranno aperte durante le vacanze di Natale. Accoglieranno i piccoli in età vaccinale in quattro giorni di open day, tra il 27 e il 30 dicembre, dalle 9:30 alle 13:30. 

L'obiettivo dichiarato è di incentivare quanto più possibile la campagna vaccinale per le classi tra i cinque e gli undici anni. I farmacisti napoletani, da parte loro, hanno confermato la disponibilità a proseguire l'attività di esecuzione di tamponi. La richiesta è aumentata in prossimità delle festività. 

Situazione perimenti pesante in Irpinia. A Melito, nella Valle dell'Ufita, si registra un focolaio tra i bambini della sucola elementare locale. Venti i casi di positività registrati. Sotto osservazione sono finite tutte le classi della scuola primaria. E tutti faranno i vaccini anche il giorno di Natale. La speranza è evitare l'eventuale passaggio di Melito Irpino alla zona arancione. 

Il trend di crescita si raccorda con il record di contagiati in Campania in questa nuova fase pandemica: 2650 positvi su 49.957 test esaminati. Ma soprattutto cresce l'occupazione in terapia intensiva e in degenza. A Napoli, martedì, sono state somministrate 393 prime dosi; 419 seconde dosi, per un totale di 4.990 inoculazioni; i vaccinati con terza dose ad oggi sono 1.423.755. Totale delle somministrazioi 9.757.330. 

Secondo il report giornaliero del ministero della Salute sono 28.415 i cittadini attualmente in isolamento domiciliare; 28.910 i positivi. Numeri che destano allarme, senza ombra di dubbio. Dati che impongono a mantenere alta la guardia. Omicron pare sfugga a qualsiasi logica valutazione. Riferisce Antonio Limone, direttore dell'istituto zooprofilattico del Mezzogiorno, in relazione all'attività di monitoraggio effettuata in collaborazione con il, Tigem e l'ospedale Cotugno: "La Omicron presenta trenta elementi di mutazione genetica, altre varianti ne avevano molte in meno. E non abbiamo certezze assolute sulla resistenza del vaccino". 

Dalle parole del professore Limone si perviene ad una conclusione che non autorizza professioni di ottimismo. Omicron è una brutta bestia, decisamente peggiore di quelle che l'hanno preceduta sulla scena dei contagi. 

Dall'inizio della pandemia, i decessi in Campania sono stati 8.375. In tutto i cittadini sottoposti a tampone sono stati 3.791.245.  Ma i numeri tutto non dicono, almeno per quello che riguarda le previsioni. Il mostro è di nuovo tra noi.