di ROBERTO ZANNI
'I Feel Love'. Basta chiedere a un 'ragazzo' della fine degli anni '70 e subito si metterà a cantarla. Un successo straordinario, le note di Donna Summer, ma portava la firma anche di Giorgio Moroder, già il papà della disco. Nato a Ortisei il 26 aprile 1940, Moroder ha creato la disco music e nella sua lunga e incredibile carriera ha collaborato con straordinari artisti come Barbra Streisand e Janet Jackson, David Bowie e Freddy Mercury oltre alla partnership di straordinario successo con Donna Summer, quella che forse si ricorda di più. Produttore discografico, compositore, dj, ma anche costruttore di automobili. Sì Giorgio Moroder per un brevissimo periodo ha unito il suo nome a una supercar. E ora, a distanza di oltre trent'anni metterà in vendita la sua creatura: ecco la Cizeta-Moroder V16T, a Scottsdale in Arizona con Sotheby in quella che è una delle più importanti vendite all'incanto per il mondo delle motori. Ma come ha fatto il re della disco a mettere la sua sua musica anche in una avveniristica auto che fu messa in vendita all'epoca per 650.000 dollari? Una storia unica che ha come protagonisti, oltre a Moroder, anche (se non soprattutto) Claudio Zampolli (scomparso l'anno scorso a Los Angeles) un ingegnere uscito dalla Motor Valley, l'Emilia, Modena, la culla delle grandi auto: dalla Ferrari alla Maserati. Zampolli aveva un sogno, creare un'auto unica e lo volle fare con un V16 da 6.000 centimetri cubici montato trasversalmente. Per la carrozzeria si affidarono a una grande firma, Marcello Gandini nome legato ai grandi successi della Lamborghini: Diablo, Countach, Miura... Fu così che si creò, anche se per brevissimo tempo, una triade perfetta: l'inventiva ingegneristica di Zampolli, il design senza eguali di Gandini e i soldi di Moroder. Nacque la Cizeta 16T, ma nonostante il gran battage, i Vip del mondo dello spettacolo, le presentazioni a Los Angeles, ne furono messe sul mercato appena una decina (ma non c'è la certezza sul numero) perchè nel frattempo la società tra Zampolli e Moroder andò in frantumi, non prima però che il produttore discografico potesse avere la sua sua supercar, l'unica che portava il proprio nome. Un prototipo nato nel 1989 che fino ad oggi ha percorso appena 520 chilometri, ma che non può essere registrato per andare in strada e che sarà messa all'asta il 27 gennaio con una caratteristica speciale: si tratta di un modello unico, non ce ne sono altri. Perchè la società Moroder-Zampolli si ruppe prima dell'entrata sul mercato della supercar che all'epoca aveva un prezzo di oltre il doppio superiore alla Lamborghini Diablo, solo per fare un esempio. Così la produzione, davvero esigua, cominciò a Modena poi Zampolli trasferì tutto a Los Angeles. E nonostante il fatto che di Cizeta 16T ne furono costruite come detto nemmeno una decina, nove dovrebbe essere il numero esatto, l'ingegner Zampolli continuò a voler realizzare la vettura su ordini speciali e l'ultima pare sia stata venduta nel 2003 a un ricco giapponese appassionato di motori italiani. Così anche se la disco music di Moroder non c'era più, quell'idea del V16, poteva cantare ancora, anche se per pochissimi.