Movimento 5 Stelle (foto depositphotos)

Cinque Stelle sull'orlo di una crisi di nervi. Galeotta fu la partita del Quirinale, con il vociferato accordo tra Conte e Salvini per l’elezione di Elisabetta Casellati al Colle, benedetto da Beppe Grillo, ma, di fatto, ostacolato dall’ala dei fedelissimi di Giggino Di Maio e infine “bruciato” dal Mattarella bis.

Ciò che ne è derivata è stata la resa dei conti interna al Movimento con i due blocchi che, in queste ore, non se le stanno certo mandando a dire. Giuseppe Conte, infatti, proprio non è riuscito a mandare giù il boccone amaro ed oggi pretenderebbe che gli iscritti si pronunciassero sulle "gravi condotte" di Di Maio. "Quelle di Belloni e Severino erano candidature di cui avevamo discusso. Il ministro renderà conto delle sue condotte" è tornato a sbottare ancora ieri l’ex premier.

Nessuna scissione, anche se "è evidente che questo è il momento di un chiarimento", ha quindi proseguito il leader pentastellato, in un'intervista al Fatto Quotidiano, provando a svelenire un clima già teso di suo. "Stabiliremo tempi e modi per un confronto trasparente", ha quindi aggiunto. Dal canto suo, il titolare degli Esteri, con vero sangue freddo ha pensato bene di replicare alle intemerate dell’Avvocato pugliese intrattenendosi a pranzo proprio con… Elisabetta Belloni non senza prima aver incontrato, negli uffici della Farnesina, l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, filo-governista come lui.

Per gli addetti ai lavori, l'obiettivo del vertice con l’ex inquilina del Campidoglio sarebbe quello di rafforzare la fazione dei “governisti” ed indebolire l’ex primo ministro che, dalle colonne del Fatto Quotidiano ha pronunciato parole durissime contro di lui: sul nome di Elisabetta Belloni “c’è stato “un blocco trasversale” ha sentenziato Conte. La Belloni? “una professionista straordinaria, con un immenso attaccamento alle Istituzioni” ha risposto il ministro degli Esteri subito dopo pranzo. “Con il ministro Di Maio c'è un'amicizia sempre più solida. Lui è sempre leale” ha aggiunto, dal canto suo, la direttrice del Dis. Un modo più o meno elegante per rispedire le accuse al mittente quello scelto da Di Maio. Il quale, in queste ore, avrebbe ricevuto l’endorsement di un ex d lusso del Movimento: Alessandro Di Battista. Replicando a Conte, che, in un’intervista aveva ammesso di fidarsi ancora di Letta, l’ex pupillo di Beppe Grillo gli ha lanciato un affondo su Facebook, piuttosto piccante: “io comunque Giuseppe, di Letta non mi fido proprio. Io non dimentico nulla". Più divisi di così…